L’anno nuovo comincia con importanti novità per la via Vandelli. Dopo incontri e numerosi colloqui intercorsi tra l’Ente parco e la Regione Toscana da una parte e tra l’Ente parco e i vari enti locali dall’altra, sul finire dello scorso anno, si è tenuta una riunione ufficiale presso la sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa convocata da Federico Eligi, Consigliere del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
L’incontro, a cui hanno partecipato il sindaco di Massa Francesco Persiani, l’assessore al turismo del comune di Massa Giorgia Garau, la consigliera provinciale Dina Dell’Ertole in rappresentanza della Provincia di Massa-Carrara, il Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi con il direttore Riccardo Gaddi, la Presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana Raffaella Mariani, il sindaco di Camporgiano Francesco Pifferi, è stato convocato con lo scopo di verificare la volontà dei principali enti locali presenti sul territorio della Regione Toscana di partecipare fattivamente al rilancio del cammino.
Nel corso della riunione, Eligi, incaricato dal presidente della Regione ad occuparsi di cammini storici e loro conseguente valorizzazione, ha illustrato l’iter da seguire alla luce delle norme e i regolamenti regionali affinché la storica strada voluta dal Duca Francesco III d’Este venga riconosciuta, per la parte Toscana, quale “Cammino” da inserirsi nell' Atlante dei Cammini Toscani. Durante l’incontro, su proposta della Regione, il Parco delle Alpi Apuane è stato individuato da tutti i soggetti come ente capofila per coordinare il lavoro del progetto e arrivare all’importante riconoscimento.
“Ringrazio la Regione Toscana della fiducia e ringrazio gli enti del territorio che hanno accolto favorevolmente la proposta che ci vede capofila – dichiara il presidente del Parco delle Alpi Apuane Andrea Tagliasacchi - Un ruolo impegnativo che accettiamo però con entusiasmo, convinti del grande slancio che il riconoscimento potrà rappresentare per la valorizzazione della via Vandelli. Questa strada voluta dal Duca Francesco III d’Este a scopi commerciali e militari, realizzata a metà del XVIII secolo per collegare Modena e Massa, oggi rappresenta un collegamento ancor più significativo: quello che unisce più comunità, due regioni, tre Province, diversi comuni e più Parchi naturali, in nome dello sviluppo turistico e della conservazione delle radici storiche.”
Sul versante emiliano il coordinamento, affidato alla Provincia di Modena, era già stato formalizzato. La costituzione di quello tra enti della Toscana permette oggi un riconoscimento reciproco e una collaborazione concreta per avviare interventi di conservazione, valorizzazione e promozione della Via.