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Scritto da eleonora prayer
Cronaca
16 Febbraio 2024

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«L'Ecologismo italiano: una storia di idee, lotte e conquiste», ovvero una conferenza-dibattito con Marco Corsetti. L’incontro è stato organizzato dal professor Marco Martini, docente di Storia e filosofia al Barsanti e Matteucci nell’ambito della «settimana dello studente», in cui la scuola dà un breve stop alle lezioni vere e proprie, per dar vita a diverse iniziative che coinvolgono tutti gli alunni in tutti gli ambiti disciplinari e culturali. Questa mattina è stata la volta della conferenza sui cambiamenti climatici: protagonista indiscusso Marco Corsetti, laureato in Comunicazione d'impresa e politica delle risorse umane, attualmente impiegato in un'agenzia formativa come tutor d'aula e docente, speaker radiofonico su Radio Sankara, fondatore del programma Onda Pazza che affronta temi quali antimafia ed ecologia sulla medesima radio, membro della segreteria territoriale versiliese e dell'assemblea regionale Toscana del PD, in precedenza segretario della federazione versiliese di Articolo Uno. Il dibattito al Barsanti e Matteucci ha preso il via da una ricostruzione storica condotta appunto da Corsetti sui temi ambientali: dal primo dopoguerra, quando la sinistra “storica”, socialcomunista e socialdemocratica, sensibile alla questione operaia, considerava quella ambientale una disquisizione di élite, quasi un ostacolo a quella sociale, mentre il tema era più dibattuto nell'estrema sinistra extraparlamentare e presso il Partito Radicale di Marco Pannella ed Emma Bonino. Per arrivare a parlare poi di “Legambiente”, che oggi rappresenta una delle principali organizzazioni ambientaliste, oltre al “WWF” ed alla “LIPU” (è presente un’oasi LIPU anche a Massarosa, in provincia di Lucca). La prima associazione ambientalista in Italia è “Italia Nostra” che nata però per la tutela del paesaggio storico-artistico: era tuttavia costituita prevalentemente da intellettuali. Per arrivare agli anni recenti, dove l'ecologia si è connessa con i problemi della salute come è capitato dopo la tragedia di Chernobyl e con l'Ilva di Taranto e la terra dei fuochi in Campania. In Italia ancora oggi “Legambiente” è sicuramente il movimento ecologista più attivo, come si vede dalla lotta alla plastica, soprattutto per la tutela degli oceani, ma “Legambiente” si è distinta soprattutto per la lotta al nucleare: il referendum del 1987, con una maggioranza

schiacciante, boccia le centrali nucleari in Italia. Nel nuovo millennio, nell'epoca della globalizzazione, il tema ambientale cambia e nel 2008, con la crisi economica, subisce ulteriori evoluzioni. Nel 2001 nasce il movimento “No Global”, che meglio avrebbe dovuto chiamarsi “New Global”: nel luglio 2001 a Genova, durante il G8 esplode la protesta nella quale purtroppo s’infiltrano elementi violenti: i “Black Bloc”. Poi il movimento “NO TAV” in Val di Susa chiede di adeguare le linee ferroviarie senza offendere l'ambiente naturale e vuole impedire il collegamento ad alta velocità tra Torino e Lione, che avverrebbe, secondo i manifestanti, senza rispetto per l'ambiente. Nel 1997 il protocollo di Kyoto, ridiscusso nel 2001, impone dei limiti alla produzione di gas che causano il riscaldamento globale in quanto rimangono “bloccati” nell'atmosfera. Ma si è parlato anche di Greta Thunberg, che ha alimentato il movimento “Friday for future”. In Italia, l'introduzione delle pale eoliche in Puglia va nella direzione della tutela ambientale. Altra questione connessa alla tutela ambientale è quella del problema dei rifiuti. Ma il tema dell'inquinamento ha toccato, negli ultimi anni, anche la Toscana e l'Emilia: in questo contesto le energie rinnovabili, come i pannelli solari e l’introduzione dei veicoli elettrici, sia pure con le loro carenze, hanno comunque un impatto notevolmente più blando sull'ecosistema.

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