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Scritto da Redazione
Cronaca
15 Gennaio 2022

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Rapine in concorso, ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito, sono i reati contestati nei confronti di due soggetti, Andrea Balderi e Damiano Iacopinelli, entrambi 29enni viareggini, già noti alle forze di polizia, che ieri sono stati condotti in carcere a seguito di apposita ordinanza emessa dalla procura di Lucca – ufficio esecuzioni penali nell’ambito di un’attività d’indagine condotta dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Viareggio.

I militari dell’Arma infatti, grazie ad articolate indagini, sono riusciti a risalire ai due soggetti quali responsabili di due rapine avvenute a Viareggio, in via Paolo Savi.

La prima commessa nella tarda serata del 23 ottobre 2019 in cui i due uomini, incappucciati, avevano avvicinato un signore che prelevava al bancomat e, minacciandolo, lo costringevano a prelevare 600 euro, impossessandosene, e si dileguavano poi a piedi.

La seconda, invece, nella serata del 25 ottobre 2019 quando, travisandosi il volto con una maschera di carnevale, poi abbandonata subito dopo la rapina, presero di mira una donna che stava rientrando con il marito nel portone di casa sua, alla quale strapparono la borsa, contenente 100 euro, carte di credito ed un cellulare, spingendola in terra e cagionandole diverse lesioni che richiesero l’intervento di un’ambulanza, dandosi poi alla fuga.

Nelle settimane successive, i carabinieri, grazie alla minuziosa descrizione delle vittime ed all’acquisizione di diverse telecamere presenti sui luoghi delle rapine, sono riusciti a stringere il cerchio e ad individuare i due soggetti quali sospettati.

Subito dopo, a seguito degli elementi raccolti, in particolare dall’analisi della maschera di carnevale rinvenuta sulla scena del secondo episodio e delle perquisizioni effettuate presso le abitazioni dei sospettati, nel corso delle quali sono stati rinvenuti gli indumenti indossati durante le rapine, i carabinieri hanno avuto la certezza della responsabilità dei due.

Durante le indagini, inoltre, i militari dell’Arma hanno anche accertato che lo Iacopinelli aveva poi effettuato due prelievi da 200 euro ciascuno con le carte rubate nella seconda rapina ed aveva venduto il cellulare della donna ad un altro soggetto, nella circostanza denunciato per ricettazione.

Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri hanno dunque eseguito nei confronti dei due soggetti l’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura di Lucca, per il quale dovranno scontare la pena di cinque anni di reclusione. I due sono stati quindi ristretti presso le case circondariali di Massa e Livorno.

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