Suolo pubblico gratuito per l’occupazione straordinaria di spazio aggiuntivo di suolo pubblico: la giunta Del Ghingaro ha approvato l’atto che dovrà adesso essere portato all’attenzione del prossimo consiglio comunale.
In sostanza, a partire dal 15 aprile prossimo e fino al 31 dicembre 2022, le attività potranno richiedere fino al 50% di suolo pubblico in più rispetto a quello già concesso: la superfice aggiuntiva sarà esente dal pagamento del Canone patrimoniale di concessione.
«Con il primo di aprile il Governo ha decretato la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia – commenta l’assessore Laura Servetti -: se le conseguenze sanitarie del contagio sembrano sotto controllo, non cessano di destare preoccupazione gli strascichi di quella che ha rischiato di diventare una crisi economica di eccezionale gravità. Uno dei comparti che più ha sofferto è stato quello del turismo: dalle chiusure forzate in tempo di lockdown alle normative che di volta in volta hanno limitato accessi e contingentato le utenze. Per due anni di fila questa Amministrazione ha messo in atto misure a tutela dei cittadini, delle attività economiche e delle imprese: un lavoro importante che non termina con il cessare dell’emergenza. Cambiano però gli obiettivi: e se prima il fine era quello di limitare i danni, adesso dobbiamo puntare alla ripresa».
«Il nuovo regolamento Cosap – continua l’assessore - che abbiamo approvato in giunta e che porteremo all’attenzione del Consiglio comunale mira proprio a questo: a favorire lo sviluppo delle attività economiche e ricettive, con nuovo spazio, fino al 50% in più di quello già occupato, gratuito e senza alcun canone. Un provvedimento importante – conclude Servetti – che arriva alle porte della stagione estiva, supportato dai conti in ordine e da un bilancio solido. Devo dire uno dei più bei bilanci che Viareggio abbia mai avuto».
Il regolamento, una volta approvato dal consiglio, sarà valido sull’intero territorio del Comune di Viareggio: non potranno ottenere la concessione di suolo pubblico quelle attività che alla data di presentazione dell’istanza, siano state oggetto di almeno due contestazioni di violazioni da parte della Polizia Municipale a seguito di occupazione di suolo pubblico abusivo.