Telefono Amico è un servizio svolto da volontari in tutta Italia che rispondono alle chiamate di persone generalmente sole, che desiderano parlare con qualcuno e superare il peso della solitudine. Peso che diventa ancor più grande durante le festività. Motivo per cui, per l'ottavo anno di fila, Telefono Amico (02 2327 2327) sarà attivo 24 ore su 24 dalle 10 del 24 dicembre fino alla sera del 26 dicembre.L'anno scorso, durante la maratona di Natale, si è registrato un incremento di chiamate del 70 per cento rispetto a un anno medio. Questo forse anche per le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria, che avevano imposto limitazioni agli spostamenti e alle visite ai parenti, contribuendo ad aumentare il senso di solitudine.Dall'altra parte del telefono, chi è solo troverà la sicurezza di una persona in ascolto con cui poter condividere liberamente le proprie emozioni: rabbia, sconforto, disagio, angoscia, solitudine. Chi chiama non è tenuto a dare il proprio nome né qualsiasi altra informazione, si è liberi di esprimere la propria sofferenza o il proprio bisogno di parlare e confidarsi. Il servizio è completamente anonimo, apartitico e aconfessionale. I volontari, che hanno seguito un apposito corso di formazione, ascoltano senza esprimere giudizi né rimproveri, accompagnando e supportando l'altro. Non ci sono difficoltà "sbagliate", come non ci sono soluzioni facili o standardizzate. L'obiettivo dell'ascolto attivo infatti è consentire alla persona di trovare dentro di sé la soluzione, mettendola in condizioni di scegliere liberamente valorizzando le proprie risorse interiori.
A livello nazionale un servizio molto apprezzato dalle donne e dai giovani, rispettivamente il 59 per cento e il 42 per cento degli utenti, è quello di chat tramite whatsapp, che si può avviare al numero 3240117252. «Purtroppo la sensazione di fragilità e solitudine che la pandemia ci ha lasciato addosso è ancora molto forte», afferma la presidente di Telefono Amico Italia, Monica Petra. Da qui il rinnovo dell'iniziativa che lo scorso anno aveva avuto un grande riscontro: la non-stop di Natale, la maratona di ascolto, «perché ci si è resi conto che solitamente le festività sono i momenti più difficili da superare per chi è solo o si sente solo».