In mezzo a due fuochi, Viareggio attende l'inizio del Carnevale appena dopo l'imbrunire dell'estate. Neppure a metà della stagione e nell'aria il profumo di coriandoli inizia a farsi sentire. La data zero, prevista per il 18 settembre, segnerà probabilmente uno spartiacque mai vissuto prima: in 150 anni di manifestazione, Burlamacco non ha mai sfilato sul Belvedere col solleone. L'emergenza sanitaria non è ancora sconfitta e i cittadini, tra il curioso e lo scettico, aspettano e cercano di capire cosa accadrà.
"Non so, sicuramente è un azzardo - commenta la proprietaria di uno dei bar più famosi della Passeggiata - La situazione Covid non si è ancora calmata e a livello sanitario potrebbe essere il capro espiatorio di una nuova ricaduta. Forse sotto questo aspetto sarebbe stato meglio aspettare il 2022, sul lato economico certamente Carnevale è una grossa entrata e questo in ogni periodo dell'anno". Costi e benefici che la Fondazione ha ben meditato a tavolino prima di annunciare le cinque date che segneranno, per la prima volta, la fine dell'estate e contemporaneamente l'inizio della festa.
C'è chi comunque ha le idee molto chiare: "Io sono per il Carnevale tutto l'anno, lo dico apertamente. A noi, come commercianti intacca relativamente, probabilmente sono gli stabilimenti balneari che dovranno capire come fare per finire il mese di settembre - incalza un'altra istituzione pasticciera viareggina del lungomare - Non ci sono state date linee guida, sappiamo solo che vogliono farlo a tutti i costi, ma non riusciamo a capirne il motivo. Nel senso, non abbiamo idea come in virus comprometterà il prossimo inverno, speriamo in nessun modo, ma è un'incognita. Muoversi senza sapere può essere un vero azzardo".
Con il viale a mare bloccato da fine settembre, tra l'altro, i balneari si dicono tra gli esercenti più preoccupati: "Siamo aperti fino al 30 e alcuni clienti hanno già fatto domande su come doversi comportare le ultime due settimane del mese, non sappiamo cosa rispondergli perché nemmeno noi abbiamo informazioni - spiega la titolare di uno stabilimento in piazza Mazzini - Sarà una sorpresa, non neghiamo di volerla vedere come una ripartenza e una speranza di una vera ripresa sociale, ma siamo anche molto titubanti soprattutto perché riusciamo a immaginare come possa essere impostata l'intera manifestazione".
Si parla di ingressi contingentati, di meno biglietti, di maggiori controlli. Ancora, però, è tutto da definire. "Carnevale è un'istituzione, su questo non ci piove e nessuno dice il contrario - conclude Pietro Gualdi, presidente dei balneari di Viareggio - Ciò che chiediamo, però, è la tutela dei clienti e il loro libero accesso agli stabilimenti. Voglio guardare all'evento come un nuovo inizio, ma con la consapevolezza che sia necessario tenere gli occhi ben aperti e porre davvero tanta attenzione". Due mesi dunque ai tre colpi di cannone che da sempre aprono e chiudono la magia della festa e che, quest'anno più che mai, si dica quel che si dica, sono trepidamente attesi.