"Credo che sia arrivato il momento di far nascere una nuova formazione politica nuova che metta al centro la dottrina sociale della chiesa". Giancarlo Affatato (nella foto) è un architetto di fama, ceo e presidente di diverse Spa, imprenditore con uno spiccato interesse verso il sociale. Da qui, la decisione di impegnarsi per dare un contributo al sistema Italia:
"Tutto nasce -spiega- dall'incontro con monsignor Gianni Fusco. docente Università Lumsa, avvocato della Rota Romana e assistente ecclesiastico nazionale dell’Ucid, oltre che persona colta e raffinata. Con lui, abbiamo dato vita a un percorso che abbiamo chiamato Forum. Laboratorio che a marzo, quando si terranno gli stati generali, si trasformerà in un vero e proprio partito che si pone l'obiettivo di riportare gli elettori alle urne. Il suo nome è ancora top secret ma una cosa è certa: vogliamo creare un movimento popolare che si occupi delle esigenze delle persone e in particolare dei soggetti più fragili". Forte dell'esperienza con il l’Associazione Futuro Italia, Affatato ha lavorato in questi mesi per mettere insieme varie forze del Paese: "Abbiamo organizzato e stiamo organizzando eventi in diverse città italiane -sottolinea- e abbiamo ottenuto riscontri decisamente positivi. Le persone avvertono il bisogno di credere nuovamente nella politica. Avvertono, cioè, il bisogno di ottenere risposte a problemi reali che quotidianamente colpiscono migliaia e migliaia di famiglie. Penso alla gestione degli anziani lungodegenti o dei soggetti diversamente abili, ma penso anche ai giovani e alla precarietà del lavoro che impedisce, spesso e volentieri, di progettare un futuro stabile alla gestione delle carceri. Ecco, uno dei nostri obiettivi è di limitare le incertezze con cui molti, troppi nostri connazionali sono costretti a convivere".
“Non interessa a noi – insiste - andare a prendere i voti ad i partiti che esistono né agli amici di Forza Italia, alla Lega, a Fratelli d’Italia, né al Pd. Il nostro obiettivo è quello di andare a comunicare ai giovani, agli anziani, alle donne, lontani dalla politica i nostri temi. Soprattutto andare a capire il perché metà dei cittadini del paese Italia non dia il suo voto per scegliere i governanti che meritiamo con idee e programmi reali”. L'idea però non è quella di ricostruire la Dc:
"Quella -afferma Affatato- è un'esperienza morta e sepolta. Sarebbe miope immaginare che riprodurla possa rappresentare il nostro obiettivo. La Democrazia Cristiana ha rimesso in piedi l'Italia dopo la guerra, ma oggi le cose sono cambiate. Siamo in un'era completamente diversa, dove persino il modo di comunicare ha subito un'evoluzione importante. Siamo favorevoli a rispettare e applicare il pensiero di quella forza politica. Detto questo, però, è importante ricordare che, al centro della nostra azione politica, ci sono i principi e i valori contenuti nella Dottrina sociale della chiesa che sono, diciamo così, imperituri e, da sempre, di supporto alle persone. Una bussola ferma che inevitabilmente si occuperà di sanità, sociale e istruzione. Temi di attualità che la gente vive sulla loro vita quotidiana”.