Tornano folla e maschere in piazza Mazzini, per partecipare alle premiazioni di questo Carnevale 2022. Una domenica diversa, all’insegna delle emozioni, molti anche gli esponenti politici che hanno premiato i vari vincitori.
La manifestazione è iniziata con un leggero ritardo a causa del malore di un signore del pubblico, che fortunatamente si è ripreso senza problemi. Un momento di attesa che ha fatto esplodere un applauso ancora più sentito, quando Daniele Maffei, speaker ufficiale del carnevale di Viareggio ha rotto il silenzio e ha aperto la cerimonia di premiazione. Non potevano mancare Burlamacco e Ondina che sono arrivati sulla loro macchina griffata carnevale in una nuvola di coriandoli.
L’inno di Mameli ha dato la giusta solennità alla premiazione e come spesso accade durante l’inno, ha scaldato gli animi. In molti tra il pubblico sono rimasti passivi alle prime note, per poi trovarsi sul finale a cantare attraverso la mascherina le parole conosciute, con una mano sul cuore.
Presente il vicesindaco Valter Alberici che insieme alla presidente della fondazione carnevale Maria Lina Marcucci hanno fatto gli onori di casa ricordando le difficoltà di questo carnevale. Commossi e sinceri i ringraziamenti alla Marcucci che ha voluto questo carnevale e che è stata in grado di organizzarlo nonostante le mille difficoltà.
Oltre la classifica delle opere allegoriche, molti sono stati i premi speciali.
Si è iniziato con Il premio all’opera più brillante dedicato a Eros Canova che è stato vinto dalla mascherata di gruppo “I have a dream” di Silvano Bianchi.
Il premio scenografia dedicato ad Alfredo Pardini al carro di prima categoria “E quindi uscimmo a riveder le stelle” di Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri.
Il premio allegoria dedicato a Silvano Avanzini, ex aequo, al carro di seconda categoria “Buffalo Biden" di Carlo Lombardi e alla maschera isolata “Il rogo della satira” di Serena Mazzolini. Presente solo la Mazzolini che con la voce rotta dalla commozione ha emozionato tutto il pubblico.
Il premio tradizione dedicato a Carlo Bocco Vannucci al carro di prima categoria “La formica e la cicala” di Luigi Bonetti.
Il premio fantasia dedicato a Sergio Baroni al carro di prima categoria “Il sognatore” di Jacopo Allegrucci.
Il premio miglior bozzetto dedicato a Guidoubaldo Francesconi, ex aequo, ai bozzetti delle maschere isolate “E’ polvere di sole” di Michelangelo Francesconi e “Il tempo non ha età” di Federica Bonetti.
Il premio al movimento più spettacolare dedicato a Renato Verlanti al carro di prima categoria “Manipulation” di Roberto Vannucci. Vannucci purtroppo non era presente.
Il premio della critica dedicato a Giovanni Lazzarini alla mascherata di gruppo “Piazza delle paure” di Edoardo Ceragioli. Un particolare interessante è che durante un’intervista, raccontando la sua mascherata, Ceragioli aveva citato proprio Lazzarini.
Il premio colore dedicato ad Antonio D’Arliano è stato vinto dal carro di seconda categoria “Quinto Comandamento” di Massimo e Alessandro Breschi.
Il premio modellatura dedicato ad Alfredo Morescalchi al carro di prima categoria “La festa dei folli” di Luca Bertozzi.
Il premio alla migliore colonna sonora dedicato a Roberta Bartali alla canzone del carro di prima categoria, “Il sognatore” di Jacopo Allegrucci, dal titolo Il sognatore di Massimo Domenici e Simone Simonini, interpretata da Massimo Domenici.
Per un attimo ascoltando le note della canzone, con un Domenici carico e entusiasta, mentre tra il pubblico le maschere hanno iniziato a ripetere le coreografie conosciute, è stato come tornare indietro di un giorno, tra danze e coriandoli.
Questi sono stati i premi speciali che sono stati consegnati da Ondina e Burlamacco.
Tra un premio speciale e l’altro, sono saliti sul podio montato in piazza Mazzini i vari vincitori.
Al terzo posto per le maschere isolate, Edoardo Spinetti con “ Rise ( risorgi)”, premiato da Donatella Buonriposi, dirigente ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara.
Al secondo posto Lorenzo Paoli “ Se ci credi niente è impossibile”, premiato da senatore Manuela Granaiola.
Al primo posto Michelangelo Francesconi “ E’ polvere di sole”, premiato da Marco Sereni, vice-presidente della fondazione carnevale.
Per le mascherate i primi tre classificati sono stati:
al terzo posto Edoardo Ceragioli “Piazza delle paure”, premiato da Rodolfo Salemi, assessore allo sport.
Al secondo posto Matteo Raciti “Qui e ora”, premiato da Federico Pierucci, assessore alla pianificazione strategica.
Al primo posto “Silvano Bianchi “ I have a dream” premiato da Monica Guidi CDA fondazione
Arrivando ai carri di seconda categoria è aumentata l’emozione e la partecipazione del pubblico.
Al terzo posto “Carlo Lombardi “Buffalo Bidden”, premiato da Laura Servetti, assessore alle risorse finanziarie.
Secondo posto di Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi “ La regina del potere”, premiati da Sandra Mei, assessore alla cultura.
Primo posto Massimo e Alessandro Breschi “ Il quinto comandamento”, premiati da Alessandro Meciani, assessore allo sviluppo economico.
Un podio molto affollato, che ha riscosso uno dei più begli applausi della piazza.
La prima categoria è stato sicuramente il momento più importante di tutta la giornata, anche se è stato dato a ogni artista il suo tempo e il suo riconoscimento, ma è indiscutibile che il podio dei carri allegorici di prima categoria, nonostante il risultato fosse già noto, è comunque un’esplosione di gioia.
Al terzo posto Lebigre e Roger “ Reset...si riparte da sottozero”. Hanno ritirato il premio Benji e Elodie, dalle mani di Monica Guidi e insieme hanno srotolato una bandiera della pace che ha colorato il palco e ha ricordato le difficoltà del momento attuale.
Al secondo posto Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri “ e quindi uscimmo a riveder le stelle”. Il premio è stato consegnato dall’assessore Sandra Mei.
Al primo posto Jacopo Allegrucci “ il sognatore”, premiato dal vicesindaco e dal presidente della fondazione.
Anche questo podio, molto affollato, infatti quasi tutti i carristi durante le piccole e brevi interviste, hanno voluto ricordare che queste opere non sono frutto di una sola persona, ma sono il connubio di molte mani. Mani tutte fondamentali per la realizzazione di quello che in queste settimane si è visto lungo i viali a mare, che più che mai sono diventati un vero museo moderno all’aria aperta, poiché quello che ha sfilato sono state delle vere e proprie opere d’arte.
Si comincia già a fare i conti per il prossimo anno, che sarà un anno importante, infatti il carnevale compirà 150 anni.
L’unico modo per concludere è “ il carnevale è morto!...Viva il carnevale!”.
Foto Lucia Paolini