Andrà a gara entro fine mese, appena predisposti tutti gli atti necessari, la demolizione e la bonifica di alcune parti dell'ex inceneritore di Falascaia, secondo il progetto realizzato dalla società Ersu per conto del Comune di Pietrasanta e "licenziato" dalla giunta del sindaco Alberto Stefano Giovannetti. Un intervento da 458 mila euro, coperto interamente da risorse già stanziate nel bilancio di previsione 2025-2027 e disponibili grazie al riscatto della polizza fideiussoria stipulata a garanzia delle eventuali spese sostenute dal Comune per le attività di ripristino ambientale connesse all'esercizio dell'impianto.
I termini (indicativi) per il completamento delle operazioni sono stimati in 120 giorni: dopo la pulizia delle aree interessate, necessaria per garantire agli addetti luoghi di lavoro igienicamente idonei, "cancelleremo per sempre dai nostri occhi quei due camini e le loro luci di segnalazione ancora accese, quasi volessero sfidarci – ha spiegato il sindaco di Pietrasanta e presidente del Cav, Alberto Stefano Giovannetti – sarà una certificazione e una promessa, che voglio fare alla comunità: mai più a Pietrasanta un mostro come questo. Non lo permetterò e mi batterò in ogni sede, finché ne avrò l'opportunità come amministratore, in difesa della salute, della sicurezza e del diritto di ognuno a vivere in un ambiente salubre".
Oltre ai camini, saranno rimossi la linea di trattamento dei fumi, i macchinari e le tubazioni presenti al "livello zero" dell'impianto. Prima dell'apertura del cantiere saranno eseguite tutte le attività ispettive necessarie all'identificazione dei materiali ancora presenti negli ambienti e nei sistemi meccanici; come pure, al termine delle operazioni, i rifiuti prodotti verranno smaltiti o recuperati, con successiva pulizia e sgombero di tutte le aree. "Il progetto di smantellamento complessivo dell'ex inceneritore supera i 2 milioni e mezzo di euro – prosegue Giovannetti – ad oggi sarebbe insostenibile, per noi. Ecco perché l'abbiamo frazionato in diversi lotti, seguendo la linea virtuosa che ci ha permesso di risolvere situazioni bloccate da decenni, come la frana storica di Castello. L'obiettivo, naturalmente, è la demolizione completa e per questo abbiamo già diversi canali di confronto aperti con tutti i soggetti interessati, da Reti Ambiente al Ministero, passando per la Regione: non è facile trovare le risorse ma siamo più che determinati a restituire quell'area alla nostra comunità nel più breve tempo possibile". Come sancito anche dal nuovo piano operativo che in località Falascaia, proprio sulla superficie oggi occupata dall'ex inceneritore e pari a circa 6000 metri quadrati, ha previsto una nuova zona a verde.