Associazioni di volontariato e forze dell'ordine; rappresentanti delle istituzioni e cittadini; artisti e autorità religiose: tutta la comunità di Pietrasanta si è raccolta, fianco a fianco, al parco di piazza Versilia a Fiumetto, per il decennale dalla tempesta di vento che il 5 marzo 2015 flagellò la costa e anche parte dell'entroterra, spazzando via alberi e tetti e cambiando letteralmente volto ad alcune zone del territorio.
"Furono ore di paura e, dopo l'inevitabile sgomento per quello che avevamo davanti agli occhi, di lavoro incessante per riportare la situazione alla normalità – così il sindaco Alberto Stefano Giovannetti – ricordarlo oggi non è una semplice questione di calendario ma un appunto per le nostre coscienze, per ribadire la nostra gratitudine a tutti coloro che, in quei momenti, furono al nostro fianco, a partire da volontari e forze dell'ordine ma anche per scrivere un futuro migliore grazie all'esperienza del passato. Noi ci stiamo provando, con uno studio più puntuale del territorio e un'attenzione al patrimonio verde che è un elemento d'integrazione strutturale per ogni progetto che proponiamo o abbiamo proposto, dai piani urbanistici alla nuova viabilità per la Pisanica". Sono infatti quasi 5700 le alberature che, dal 2018 a oggi, sono state messe a dimora sul territorio comunale fra bosco della Versiliana e aree urbane: "All'inizio del 2019 – continua l'assessore ad ambiente e protezione civile, Tatiana Gliori – erano appena 1.967 gli esemplari arborei di proprietà comunale censiti puntualmente, dei quali cioè l'ente aveva una conoscenza piena; grazie al lavoro dell'ufficio ambiente, al 31 dicembre 2024 siamo saliti a 4.059. Più abbiamo consapevolezza del nostro territorio, più siamo in grado di prevenire le criticità o reagire nel modo più efficace, nel caso di eventi improvvisi e imponderabili".
Come fu anche quello del 5 marzo, che mise "a sistema" l'intera catena dei soccorsi: vigili del fuoco, forze dell'ordine, apparati comunali, tecnici e istituzionali e associazioni di volontariato: "Siamo una comunità nella comunità – la testimonianza di Elisabetta Ercolini, resa a nome di tutte le associazioni presenti, schierate con mezzi e personale – e sono orgogliosa per il rapporto che abbiamo creato con questo ente e questi uffici, pronti a collaborare, proporci iniziative, condividere idee e supportarci. All'amministrazione chiediamo di aiutarci ad essere ancora più vicini alla comunità e restarci vicino anche a emergenza conclusa, creando con noi un momento di debriefing, per scaricare quel fardello di emozioni che spesso si generano a seguito di queste esperienze".
A testimonianza di quei giorni resta, oggi, un parco (quello di Fiumetto) completamente rigenerato, dove si trovano giochi inclusivi, la panchina blu per la sensibilizzazione all'autismo e le nove stazioni del circuito fitness allestito dal Comune grazie al progetto "Sport di tutti – Parchi", promosso da Sport e Salute; e l'opera realizzata da Daniele Bazzichi e Matteo Castagnini che, dal marzo 2016, è stata collocata in corrispondenza di uno degli ingressi: "Il pensiero che abbiamo voluto esprimere con quest'opera, la cui creazione ci fu suggerita, nei momenti immediatamente successivi al disastro, dal dottor Daniele Taccola – il ricordo dei due artisti – è di rinascita. Con i materiali simbolo della nostra terra, il marmo e il bronzo, abbiamo realizzato le mani dell'uomo che, dal basso, ricostruiscono il futuro, rappresentato dai pinoli, il nuovo seme generato da tutti quei pini abbattuti dalla furia del vento".
Al memoriale e a tutti i presenti, durante la cerimonia è stata impartita la benedizione da Padre Priscus, accompagnata da una preghiera di speranza e ringraziamento per tutti coloro che offrono i loro servizi per la comunità.