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Scritto da Redazione
Politica
15 Gennaio 2025

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“Il Teatro Politeama di Viareggio è, o lo diventerà presto, la cosiddetta patata bollente in mano all’amministrazione comunale”. Ad affermarlo in una nota sono l’onorevole di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi e il capogruppo in Consiglio comunale del partito della Meloni Carlo Alberto Tofanelli.

“Nonostante i trascorsi – affermano i due - che hanno segnato una parte di storia di Viareggio, il teatro è ormai in disuso da molti anni. Prima dell’acquisto dell’Eden, l’amministrazione ha valutato l’impegno per un intervento di rifacimento completo e i costi di una conseguente gestione ordinaria del teatro. Lo studio, affidato ad un noto esperto, ha prodotto conclusioni poco incoraggianti: si parla di oltre 12 milioni di euro per l’intervento di rifacimento e di oltre 500 mila euro di costi aggiuntivi per la gestione annuale al netto degli introiti generati. Cifre veramente da capogiro, suscettibili tra l’altro di imprevisti di vario genere che potrebbero ulteriormente far lievitare la spesa. Ragione per cui, anche se non se ne possono escludere altre, l’amministrazione ha deciso di determinarsi sull’opzione Teatro Eden che si presentava molto più economica e anche di più immediato utilizzo. L’Eden è infatti stato utilizzato di recente e prossimamente sarà oggetto di interventi per la messa in sicurezza dell’impiantistica. Insomma, gli impegni ci sono ma molto più contenuti”.

“Per tornare al Politeama – insistono Zucconi e Tofanelli - da poco è stata risistemata la facciata che, oltre ad essere un brutto segno di degrado estetico, rappresentava un pericolo per la sicurezza pubblica. Ma la questione va oltre: il fabbricato si trova nella disponibilità del Comune e seguendo la logica di una recente sentenza del Consiglio di Stato - avversa ad un precedente pronunciamento del Tar favorevole all’Ente - che attribuisce al Comune il dovere di intervenire per quanto riguarda il recente intervento di cui sopra si accennava, si presentano molte incognite all’orizzonte. Nessuno vuole che accada il peggio, ma la responsabilità di chi amministra nei confronti dei cittadini deve sempre essere tenuta al primo posto, pertanto tutte le considerazioni vanno fatte”.

“Il Teatro Politeama – terminano i due esponenti di Fratelli d’Italia - è oggi un edificio che può presentare non poche incertezze circa la sua solidità strutturale nel tempo, e anche se vogliamo escludere danni causati da straordinari fenomeni atmosferici che sarebbero devastanti, non si possono escludere cedimenti minori che porterebbero la necessità di intervenire di nuovo per la sicurezza e la conservazione dell’edificio. La nostra proposta, attraverso la pubblicazione di un avviso, va nella direzione di ricercare nuovi soggetti, appartenenti al mondo culturale o della nautica (Navigo potrebbe essere un interlocutore) senza preclusioni di genere, guardando unicamente ad un progetto di recupero e valorizzazione del Teatro Politeama perché è la città che lo vuole, e non possiamo permetterci di rimanere in questo immobilismo che niente decide, come se il tempo non fosse cosa preziosa".

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