Si sposteranno mercoledì (10 luglio) all'auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago, come da programma, i lavori del convegno internazionale Puccini 24 – Vi ravviso, o luoghi ameni organizzato dal Centro studi Giacomo Puccini e dalla Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, avviati oggi (8 luglio) in San Micheletto a Lucca.
La prima giornata torrelaghese, nell'edificio adiacente alla villa museo dove visse il maestro e sede della Fondazione Simonetta Puccini, inizierà alle 10 con Politica della scena, focus presieduto da Alessandra Campana della Tufts University del Massachusetts. In apertura l'intervento di Giuseppe Montemagno dal titolo Open the border: Turandot secondo Robert Wilson e Ai Weiwei, seguito da quello di Anne Monique Pace, Interrogating the politics of commedia dell'arte in Puccini's Turandot. I lavori del mattino si concluderanno con Harry Rose che presenterà la relazione «Dammi un segno di grazia!»: Giovacchino Forzano's dramaturgy of presence and Puccini's Suor Angelica. Saranno esplorate le reinterpretazioni e gli adattamenti delle opere di Puccini in risposta ai contesti culturali e politici del tempo, senza trascurare le estetiche teatrali che emergono nelle diverse rappresentazioni e che ne mettono in luce la grande adattabilità.
Nel pomeriggio, dalle 15, sarà la volta dell'approfondimento su Dispositivi e apparati, presieduto da Federico Fornoni dell'Università degli studi di Bergamo. Il primo intervento in programma è quello di Davide Ceriani e di Giorgio Farabegoli su Origini, motivi e conseguenze della preferenza di Puccini per gli strumenti musicali meccanici. La parola passerà dunque a Luca Giovanni Logi con Alcuni criteri empirici per l'analisi armonica e stilistica in Puccini e, infine, ad Andrew Davis per la relazione Reconsidering Suor Angelica. Le relazioni evidenzieranno come Giacomo Puccini abbia saputo integrare nella sua opera l'uso di tecnologie avanzate, pratiche compositive flessibili e critiche alle tradizioni culturali, contribuendo così a una produzione musicale che risulta ancora oggi innovativa, complessa e profondamente connessa allo spirito del suo tempo.
L'ultima giornata, quella di giovedì (11 luglio) inizierà alle 9,30 con i quattro interventi previsti per i lavori presieduti da Michele Girardi e riuniti sotto il titolo Il tabarro e altre storie. Inizierà Francesco Fontanelli con Il Tabarro disvelato: le fonti del libretto e la conquista di una nuova drammaturgia; proseguirà Francesco Cesari con l'intervento Su due fascicoli di abbozzi autografi relativi al Tabarro sino ad oggi ignoti; Emanuele D'Angelo proporrà Da La houppelande al Tabarro e, infine, Andrea Palandri chiuderà i lavori mattutini con Il libretto nello studio del processo creativo: i due casi 'torrelaghesi' di Madama Butterfly e della Fanciulla del West. Verranno indagati i processi creativi e le dinamiche compositive di Giacomo Puccini, con un focus particolare sui libretti e sui materiali preparatori delle sue opere. Un approfondito studio filologico e documentale delle opere del maestro è stato reso possibile proprio dall'archivio di Torre del Lago, che ha permesso di ricostruire le fasi creative e le collaborazioni che stanno dietro alla composizione delle opere e che ne hanno influenzato i libretti e le partiture.
Il convegno si concluderà nel pomeriggio con la sessione Nuove prospettive sugli archivi, presieduta da Diana Toccafondi della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini. Interverrà in apertura Claudia Borgia con Uno, nessuno, centomila. Note per una storia degli archivi pucciniani. Seguiranno la relazione di Manuel Rossi su Archivio o museo? Le carte Puccini di Torre del Lago e quella Eugenia Di Rocco incentrata su Puccini fotografo. Impressioni dalle carte. Il convegno andrà avanti con una discussione generale prima delle conclusioni del comitato scientifico.
La seconda sessione di Puccini 24 - Il futuro del passato: Puccini tra XX e XXI secolo si terrà a Venezia dal 2 al 4 ottobre. Programma completo su www.puccini.it.