Contrasto al contrabbando e al traffico illecito di migranti. Questi gli obiettivi del nuovo progetto della guardia di finanza, che da oggi può contare su un'ulteriore e modernissima unità navale. Il porto di Viareggio è stato teatro, questa mattina, del varo di un nuovo pattugliatore veloce, il P.V. 10 "Tenente Petrucci". La nave porta il nome di Franco Petrucci, tenente delle fiamme gialle e medaglia al merito civile, vittima di un attacco terroristico in Alto Adige nel 1996. Madrina del varo, la nipote del dedicatario, Clelia Catalucci.
Il pattugliatore, realizzato dal cantiere Effebì Overmarine di Carrara-Avenza, avrà un equipaggio di 22 membri e, con i suoi 44 metri di lunghezza e una velocità massima di 45 nodi, potrà ospitare anche eventuali naufraghi soccorsi fino ad una capienza massima di 150 persone.
Piene di orgoglio le parole del comandante generale della guardia di finanza, Giuseppe Zafarana, venuto fino a Viareggio per la cerimonia. "Il pattugliatore Petrucci è il primo di una serie di sette mezzi, che andranno a consolidare la presenza istituzionale in mare nell'ambito della cooperazione internazionale – spiega -. Questo progetto di ammodernamento e potenziamento della flotta navale consentirà al nostro corpo di assolvere più efficacemente alle funzioni di polizia del mare, con particolare attenzione ai traffici illeciti nel Mediterraneo".
Ammodernamento che consiste anche nella presenza, a prua, di un drone pronto al decollo, che, all'occorrenza, potrà coadiuvare i finanzieri nelle attività di ricerca ed esplorazione. "Tanta è l'emozione nel consegnare alla collettività questo nuovo mezzo, dedicato alla memoria del tenente Petrucci, che ha sacrificato la sua vita per i nobili ideali di legalità e amor patrio. Il suo esempio è, per tutti noi, la via maestra da seguire".
Concluso il discorso del comandante generale Zafarana, si è svolta la tradizionale benedizione del nuovo mezzo da parte del cappellano regionale delle fiamme gialle, don Massimo Amazzini. Dopodiché, il varo vero e proprio: la bottiglia di spumante si infrange contro la nave, finalmente pronta per dirigersi a Taranto e da lì solcare le acque del Mediterraneo. E noi, sulla terraferma, consapevoli di avere in mare una sentinella in più, simbolo dell'eccellenza cantieristica viareggina.
Foto di Alfredo Scorza