E' sceso questa mattina di oltre due chilometri per poter tornare ad avere la copertura necessaria per poter usare il proprio cellulare. Giuseppe Regoli, storico proprietario e gestore de Il Casone sulla strada che conduce al Passo delle Radici, a oltre 1400 metri di altitudine, è una bestia. Non ne può più e, con l'albergo strapieno e la gente che deve pagare prima di andarsene, si trova nelle ambasce senza costretto, tra l'altro, a dare a tutti le proprie coordinate bancarie per effettuare il bonifico a saldo del soggiorno.
"Ogni anno è la stessa musica - spiega - Per Ferragosto bastano tre gocce e le linee telefoniche di tutti gli operatori vanno in tilt. Abbiamo l'albergo, fortunatamente, pieno, ma la gente, giustamente, è stanca di non poter effettuare chiamate o viaggiare con il wi-fi. Inoltre, ci rompono le scatole che non vogliono l'uso dei contanti e poi non mettono gli operatori come noi nelle condizioni di poter usare il Pos per bancomat e carte di credito".
Beppe Regoli è un fiume in piena, mai lo avevamo sentito così esasperato. "Questa mattina mi sono svegliato e mi sono reso conto - dice - che qualche goccia di acqua aveva messo in ginocchio le linee telefoniche cosicché non ho potuto far pagare i clienti perché il Pos non andava. E ora siamo, praticamente, isolati con tutte le conseguenze e i problemi del caso. Non funziona il centralino del Casone, linea fissa, non vanno i cellulari salvo, ma anche qui a tratti e malissimo, Tim e un po' meno Vodafone, ma tutti gli operatori dovrebbero comunque funzionare dal momento che i clienti non hanno solo Tim o Vodafone che, peraltro, oggi nemmeno funzionano, Io sono studo di lavorare per nulla e sono pronto, ho deciso, a rivolgermi alla magistratura tramite un esposto presentato dal mio legale. Non si tratta solamente di una questione economica o turistica, ma anche di sicurezza. Una struttura come la nostra non può essere penalizzata fino a questo punto".
Il Casone di Profecchia rientra nel territorio del comune di Castiglione Garfagnana. I problemi in questo senso con la copertura da parte delle compagnie telefoniche vanno avanti, ormai, da anni senza che le autorità, siano esse regionali, provinciali o comunali, siano riuscite a ottenere qualcosa. Per tutta la Garfagnana il Casone rappresenta un punto di riferimento e un fiore all'occhiello del turismo sia invernale sia estivo, ma operare in queste condizioni è al limite. Tanto più che, con settimane bianche e settimane verdi, sono migliaia i ragazzi che salgono a 1400 metri e che hanno bisogno di comunicare regolarmente con le famiglie.
La famiglia Regoli gestisce da sempre questa struttura ricettiva dando il meglio sotto tutti i profili. Soprattutto, per Ferragosto, è tradizione, a Lucca, ma anche sulla costa livornese, salire al Casone per mangiare i piatti della cucina del Casone, rinomata ovunque.
"Io sto scoppiando - conclude Beppe che, per poter denunciare la situazione di emergenza. è dovuto salire in auto e scendere di due chilometri per avere la linea - Così non vado avanti e sono disposto a tutto, anche a rivolgermi alla magistratura affinché individui i responsabili di questo mancato servizio pubblico. Vogliono che paghiamo le tasse, che non si usi i contanti, che siamo buoni cittadini e, poi, non fanno nulla per agevolarci in questi obblighi. Allora a che serve lavorare?".