Anno XI 
Giovedì 6 Febbraio 2025
  - GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Cronaca
14 Ottobre 2022

Visite: 894

Questo l’esito di approfonditi controlli congiunti, diretti dalla Procura di Livorno ed effettuati negli ultimi mesi presso il porto labronico dai funzionari ADM di Livorno e dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Livorno. Cocaina purissima che i narcos erano riusciti a far arrivare in Italia all’interno di due containers frigo carichi di banane e partiti un mese prima da uno scalo portuale ecuadoregno. 

Per cercare di ingannare le attività ispettive è stato utilizzato il metodo della spedizione a “grappolo”, ossia “contaminare” più contenitori da caricare sulla stessa nave, in modo da aumentare le probabilità di successo, anche nel caso di scoperta, ritenendo che i controlli doganali si focalizzassero solo su un primo rinvenimento; ma così non è stato grazie all’esperienza e alla meticolosità degli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle e dai funzionari ADM che hanno individuato ben due containers.

Il complessivo sequestro operato segna un ulteriore tassello a favore della lotta al narcotraffico sul territorio nazionale ed è il risultato di una quotidiana e metodica attività di controllo “sul campo”, svolta diuturnamente sul traffico merci in arrivo nel porto di Livorno. 

La minuziosa ispezione di alcuni containers, in questo frangente contenente merci di vario genere (banane, caffè, legno etc.) ha consentito di rinvenire la sostanza stupefacente, divisa in 180 panetti imballati mediante nastro isolante e avvolti da uno strato di piombo, inutile escamotage utilizzato dai narcos per meglio preservare la droga ed eludere i controlli tecnici. Gli espedienti utilizzati dai “signori della droga” non sono bastati e grazie ai mezzi in uso all’Ufficio delle Dogane di Livorno, nonché ai successivi controlli manuali esperiti, è stato rinvenuto, abilmente occultato, l’ingente carico di droga. 

Lo stupefacente, dopo essere stato campionato e analizzato dal Laboratorio chimico ADM di Livorno, su disposizione della Procura della Repubblica è stato distrutto presso l’inceneritore di Arezzo e così strappato alle piazze di spaccio, ove avrebbe fruttato alla criminalità organizzata oltre 60 milioni di euro. 

Le attività, effettuate in stretta sinergia operativa tra Fiamme Gialle e ADM, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno.

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Due lavori di Stefano Carlo Vecoli entrano a far parte del pregiatissimo Archivio e Pinacoteca della Società delle Belle…

"Donna Sicurezza” è il nome dell’iniziativa che La Canniccia Motor Club ha lanciato in collaborazione con ProDrive Academy…

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Domenica 9 febbraio dal Caffè Savoia (lungo la Passeggiata) parte la visita guidata “Viareggio: il Liberty…speciale Carnevale”, un…

Domenica 2 febbraio alle 10,30 il comune di Camaiore inaugura il parcheggio presso via Fondi, intitolandolo…

“Fa veramente specie che si senta la voce del sindaco Serena Arrighi solamente ora che il…

Spazio disponibilie

Nuovo appuntamento con gli incontri di naturopatia alla biblioteca Sirio Giannini, a Palazzo Mediceo. L'appuntamento è per mercoledì 5…

L’associazione culturale Il Guiscardo sostiene con convinzione la decisione del sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, di trasferire…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie