Appello per la dignità di Viareggio. Così lo hanno definito i promotori della raccolta di firme che, in poche ore, hanno già raggiunto la quatoa di 34 aderenti con tanto di nome e cognome - Alessandro Cerrai, Cosetta Caprili, Donata Lucchesi, Sandro Lippi, Elisabetta Liberatore, Iole Pinazzi, Ughetta Zoppi, Angelo Puccinelli, Sandra Marchetti, Angelo Simonetti, Riccardo Montanini, Paola Morescalchi, Silvio Bertoldi, Marianna Ghigliotti, Tenna Liberatore, Roberto Bazzichi, Antonella Lunardi, Antonio Batistini, Daniela Levantino, Eleonora Pini, Nicoletta Gemignani, Eda Levantino, Anna Castiglioni, Emma Di Mare, Michele Landi, Franz Bordin, Carla Colzi, Stefania Parigini, Serenella Alderighi, Andrea Landi, Marzia Levantino, Egisto Sani, Maria Chiara Martinelli e Marcella Malfatti - e che hanno buttato giù anche un documento nel quale non soltanto accusano Giorgio Del Ghingaro di tutto e di più, ma anche invitano Viareggio e i viareggini a svegliarsi perché non è dignitoso che la città debba avere un sindaco così. Domanda lecita: sarà mica che il sindaco di Viareggio sia un masochista che preferisce essere costantemente sbeffeggiato e denigrato dalla città che amministra?
"Schiaffo" al sindaco: "Non è dignitoso che resti ancora in carica". Appello già firmato da oltre 30 persone
Scritto da Redazione
Cronaca
28 Marzo 2022
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Grazie allo scontro continuo, perpetrato dal Sindaco Del Ghingaro, con gli altri livelli istituzionali, il Comune di Viareggio risulta essere sempre più isolato e messo ai margini di ogni contesto.
Esso è infatti in conflitto con la Regione Toscana, con la Provincia e il Comune di Lucca, con il Parco Migliarino San Rossore, con gli altri comuni della Versilia, ostacolando e boicottando ogni politica ed ogni progetto unitario, sia in termini istituzionali come l'Unione dei Comuni versiliesi, sia riguardo le diverse problematiche, da quelle socio-sanitarie (vedi smantellamento della Società della Salute) a quelle culturali (fuoriuscita Sistema provinciale museale). Pagando lo scotto di tutto ciò, tra l'altro, anche in occasione della candidatura di Viareggio a capitale italiana della cultura 2024, espressa nel totale isolamento dal territorio, oltre che calata dall'alto senza un minimo coinvolgimento della città.
Da tempo il Sindaco rifugge da un confronto democratico con le organizzazioni sindacali, con le associazioni di categoria, con il ricco e variegato tessuto associativo, ed ancora di più con i cittadini, trattati alla stregua di " sudditi".
Chi si permette infatti, anche con pacatezza e spirito costruttivo, di avanzare suggerimenti o legittime critiche, entra immediatamente a fare parte della lista, sempre più nutrita, dei "nemici del Sindaco, da bannare o peggio ancora sbeffeggiare sui vari social.
Il recente licenziamento della Vicesindaca Federica Maineri e la conseguente rottura politica con il PD Viareggino sono la ulteriore dimostrazione della incapacità dell'attuale Sindaco di intrattenere un rapporto con le stesse forze politiche che lo hanno sostenuto, dopo essere state da lui fortemente cercate e blandite.
Inoltre, ormai da molti mesi, Del Ghingaro, forse ritenendo Viareggio non all'altezza delle sue smisurate ambizioni, nonostante sia stato rieletto solo da un anno e mezzo, si e' fortemente attivato alla costruzione delle condizioni di una sua candidatura a Sindaco di Lucca, alle ormai prossime elezioni, tramite ilazioni, incontri vari ed infine attraverso un apposito sondaggio commissionato recentemente per valutare il proprio gradimento presso l'elettorato lucchese.
Alla luce di tutto ciò riteniamo che sia venuto meno il rapporto di fiducia tra i cittadini di Viareggio e l'attuale Sindaco, il quale non è più dignitoso che possa continuare a ricoprire tale ruolo.
Viareggio non si merita tutto questo.
Viareggio deve tornare ad essere protagonista del suo presente e del suo futuro, senza "uomini soli" al comando, che hanno dimostrato di privilegiare le proprie ambizioni personali sugli interessi della città, della frazione di Torre del Lago e dei cittadini tutti.
E' tempo di ritessere buoni rapporti con le altre Istituzioni e di ricostruire un progetto condiviso e partecipato.