Non c’è stato niente da fare per Massimo Parenti, che è morto nella serata di venerdì 11 agosto a seguito di un malore durante la doccia. A dare l’allarme è stata la compagna, che lo stava aspettando, insieme alla figlia di 10 mesi per fare una passeggiata serale. Non vedendolo scendere, la donna, prima ha provato a chiamarlo al cellulare e dopo aver ripetutamente suonato alla porta, si è resa conto che qualche cosa non andava e ha chiamato i soccorsi. Sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco, che aprendo la porta hanno trovato Parenti morto.
Dopo un momento iniziale dove sembrava che il quadro fosse da verificare, a seguito della conferma da parte del medico legale della morte per malore, non sono state disposte ulteriori verifiche e la salma è stata riconsegnata alla famiglia, che sta aspettando il nullaosta per le esequie che ancora non sono state fissate.
Massimo Parenti, 51 anni, era originario di Buti. A 26 anni aveva ottenuto l’abilitazione per l’avvocatura e insieme al fratello Giulio, aveva aperto lo studio. Noto penalista, aveva avuto fino a oggi una buona carriera e era molto conosciuto. In questo periodo si stava separando dalla moglie e aveva ricominciato una nuova vita con una compagna con la quale aveva una figlia di appena dieci mesi.