Due corpi ormai senza vita riversi nel letto, con segni inequivocabili di colpi di arma da fuoco. Questo il terribile scenario che si è presentato lunedì mattina ai soccorritori entrati nella villetta dove vivevano Alberto Maghelli, 85 anni, e la moglie Matilde Buffoni, 80 anni.
Una doppia tragedia verificatasi a Capanne, frazione di Montignoso in provincia di Massa Carrara. Un piccolo borgo dove tutti si conoscono e che ieri è rimasto letteralmente sotto choc: l’ipotesi più accredita da parte dei carabinieri (foto di repertorio) che seguono le indagini è quella dell’omicidio – suicidio. Maghelli, impugnando una pistola regolarmente detenuta in casa, avrebbe prima ucciso la moglie, per poi rivolgere l’arma contro di sé e premere il grilletto una seconda volta. A suffragare questa tesi c’è anche l’assenza di segni di effrazione agli ingressi della casa, che sembrano escludere possibili intrusioni esterne. In ogni caso sui due corpi verrà eseguita un’autopsia disposta dal magistrato di turno, alla ricerca di ulteriori elementi chiarificatori.
Massimo riserbo sul possibile movente da parte degli inquirenti, ma da quanto trapela le condizioni di salute della coppia erano un po’ peggiorate negli ultimi mesi, con problemi respiratori per lui e di mobilità per lei. Alla base del gesto estremo di Maghelli, dunque, potrebbe esserci la preoccupazione per le sorti della coppia, ultraottantenne. L’allarme è scattato poco dopo le 12: ad accorgersi per primo dell’accaduto è stato il fratello dell’uomo, che ha subito avvisato i soccorsi. Al loro arrivo i sanitari inviati dalla centrale operativa del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due anziani. Sul luogo della tragedia è poi arrivata la figlia della coppia (che aveva anche un figlio maschio, abitante a Milano).
Ex professore alle scuole medie lui, ex infermiera lei, Maghelli e la moglie erano una coppia molto conosciuta nella zona, non solo per la loro lunga attività professionale. L’uomo, in particolare, era un volto noto per le sue tante passioni e il grande impegno nell’associazionismo locale: negli anni si era impegnato nell’organizzazione del Carnevale e dei canti della “Pefana”, manifestazione molto conosciuta nella zona, ma nutriva anche una grande passione per la musica, dilettandosi con la chitarra, oltre che per i libri. Non appena propagatasi, la notizia ha creato profondo sgomento in tutti coloro che abbiano conosciuto la coppia, in ambito lavorativo o sociale.