Cronaca
Domenica 19 gennaio Gionata Francesconi racconta “L’attesa” di Inaco per il primo appuntamento di “Strada facendo, vedrai…”
Raccontare i luoghi e i personaggi di Viareggio attraverso la viva voce dei suoi protagonisti. E farlo in occasioni e circostanze speciali, insieme ad altre persone che condividono…
Viareggio e l’intero mondo del Carnevale in lutto: è scomparso Claudio Morganti
Una vita per il Carnevale di Viareggio. Che adesso lo piange. E’ scomparso nella giornata di domenica Claudio Morganti, “interprete genuino e spontaneo dello spirito del Carnevale – ricorda commossa…
Colto in flagrante mentre ruba uno zaino all’Oviesse a Viareggio: arrestato giovane marocchino
Tenta di rubare uno zaino in un negozio, ma viene colto in flagrante e per lui scatta l’arresto. Succede a Viareggio, dove sabato pomeriggio i carabinieri – allertati…
Torre del Lago, muore a 46 anni l’imprenditore Simone Bucci stroncato da un malore in casa
Tragedia a Torre del Lago, dove nella mattinata di venerdì è deceduto a causa di un malore improvviso Simone Bucci (a sinistra, nella foto), imprenditore del settore nautico…
Massima attenzione alla clientela femminile, l’Hotel Palace di Viareggio confermato nello She Travel Club
L'Hotel Palace di Viareggio anche quest'anno è stato ammesso a far parte dello She Travel Club, riservato agli alberghi che pongano un'attenzione particolare per il mondo femminile e alle…
Sea Ambiente, oltre 4 mila accessi nel 2024 all’Infopoint di via Garibaldi a Viareggio
Oltre quattromila visite al punto informativo di via Garibaldi a Viareggio. E’ con questo numero che l’azienda Sea Ambiente, società operativa del gruppo Retiambiente, ha iniziato il nuovo…
Vittoria Apuana, iniziati i lavori per la realizzazione della fognatura bianca
La realizzazione della fognatura bianca a Vittoria Apuana si configura come una risposta concreta alle necessità del territorio, mirata a risolvere criticità ormai croniche legate alla gestione delle…
Carnevale di Viareggio, Cristina D’Avena superstar del corso inaugurale
La notizia ancora non è ufficiale, ma è comunque già data per certa: ad aprire l’edizione 2025 del Carnevale di Viareggio sarà un concerto di Cristina D’Avena. Sicuramente una bella notizia…
Vetri delle auto sfondati e tentati furti in un negozio e in una tabaccheria: senza pace il centro città di Viareggio
Anno nuovo, abitudini vecchie in centro a Viareggio, dove nella notte fra martedì e mercoledì è stato messo in atto un nuovo raid vandalico. Il bilancio finale è di danneggiamenti…
Rischio mareggiate sulle coste della Versilia, allerta gialla della Regione
La sala operativa della protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per il rischio mareggiate che, dalle 20 di martedì 7 gennaio, fino alle 10 di mercoledì…
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Una richiesta di aiuto, forte e quasi disperata, quella che si è levata dai docenti del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio. Molti sono i disagi e le difficoltà incontrati, negli ultimi mesi, dall'ambiente scolastico di tutta la nazione: dalla didattica a distanza all'incertezza sulle modalità dell'imminente esame di maturità, passando dalla mancanza di socialità e di contatto umano, basilare in un ambiente che educa i più giovani per prepararli agli ostacoli della vita.
Se tutto questo poteva essere intimamente collegato all'emergenza sanitaria vissuta da ognuno di noi, a dare la mazzata finale ad un settore già particolarmente debilitato è stato l'USP (Ufficio Scolastico Provinciale) di Lucca. Infatti, al preside del liceo viareggino Andrea Menchetti è pervenuta una comunicazione dell'ente, il quale, di fatto, ha deciso di ridimensionare alcune classi per il prossimo anno. Una scelta discutibile, che ha registrato il disappunto e lo sconforto di svariati insegnanti, tra cui Miriam Galvani, docente di lingua e letteratura inglese.
"Nella nostra scuola sono presenti, in quest'anno scolastico, 35 classi – racconta la professoressa -. Il nostro liceo ha due indirizzi: un indirizzo tradizionale, con cinque sezioni dalla classe prima alla quinta, e due sezioni di liceo delle scienze applicate, anche queste dalla prima alla quinta. Con le nuove linee guida, in cui si stabilisce quali siano le possibilità ricettive delle nostre aule, sappiamo che ognuna di esse non potrà ospitare in presenza più di 7 alunni più il docente. A fronte di questa situazione, che pone, logisticamente, enormi problemi organizzativi per il prossimo anno scolastico, l'USP ha fatto sapere di voler "smembrare" una classe seconda e una classe terza, distribuendo gli alunni nelle restanti classi al fine di contenere le spese per il personale docente".
La reazione di docenti, personale scolastico, studenti e famiglie è stata la più diversa. Incredibile, a detta loro, che la burocrazia non sia stata sospesa in questo contesto, così come pensare che siano state applicate le vecchie norme senza prevedere la possibilità di una deroga, plausibile dato il contesto totalmente stravolto dalla pandemia in corso. Certo è che, dal prossimo settembre, alcune classi seconde e terze saranno composte da 25-26 studenti: date le disposizioni anti-contagio, tra cui il distanziamento sociale, sarà impossibile svolgere le lezioni in presenza, se non dividendo gli studenti in tre sottogruppi.
"Non si tratta di orario di lavoro, si tratta di rispetto delle persone. Serve capacità di programmare il futuro e di trovare soluzioni alternative in situazioni che ne richiedono, per dimostrare che la burocrazia, dietro alla quale spesso si nasconde l'incapacità gestionale, può essere davvero smantellata. Abbiamo accolto con il "solito" spirito di abnegazione la sfida di questi ultimi mesi, rendendoci conto di quanto arretrate e inadeguate siano le nostre infrastrutture della rete internet e cercando di colmare tutte le lacune, come l'assenza di dispositivi per ogni e ciascun studente". Conclude la prof. Galvani: "Il mio appello e quello di molti dei miei colleghi è di accendere un faro sull'Istruzione, un ambito negletto da sempre che, ora più che mai, dovrebbe essere supportato e non smantellato".
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Venerdì 29 maggio, si terrà in tutta Italia l'evento "Medici in mobilitazione permanente: uniti per il SSN".
La protesta, mai come oggi di pesante attualità in tempi di Covid, sorge da quell'enorme mondo sommerso fatto da Medici neo-laureati e neo-abilitati, i cosiddetti "camici grigi", liberi professionisti precari, medici in formazione specialistica, corsisti di Medicina generale e studenti di Medicina e Chirurgia, tutti uniti da un senso di incertezza e dalla coscienza di un futuro che sempre di più si fa scuro nonostante le esigenze sempre più pressanti delle nostre comunità.
Il simbolo della manifestazione, nonché il filo conduttore che unirà l'intera Categoria da Nord a Sud, sarà una mascherina con una X rossa e un 29. La stessa che verrà portata anche da chi non potrà esserci fisicamente perché impegnato a prestare servizio.
I giovani medici manifesteranno, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento previste dal DPCM, per richiedere una pronta e precisa Riforma della formazione medico specialistica: "L'emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del COVID-19 ha definitivamente fatto venire a galla i difetti, le incompletezze di uno scompensato sistema sanitario che, a causa dei continui tagli subiti negli anni, già in condizioni normali faceva fatica ad assicurare un'assistenza davvero adeguata".
"E' arrivato il momento - dichiarano con forza i giovani Medici - di dare una svolta sostanziale nel mondo della Sanità, a partire dal fondamentale finanziamento di un numero congruo di contratti di formazione per Medici specialisti e di Medicina generale (MMG).
Va annullato l'imbuto formativo, che rende insufficiente il numero di futuri Medici di famiglia e di specialisti negli e fuori degli ospedali e che crea stuoli di giovani laureati disoccupati con l'incredibile spreco di abilità acquisite in anni di studio e formazione. Un obiettivo raggiungibile con adeguata programmazione che porti al raggiungimento di un sano rapporto 1:1 tra candidati e contratti di formazione.
Siamo fortemente convinti che una riforma appropriata del sistema formativo post-laurea debba includere la revisione delle modalità concorsuali del test-SSM, l'ampliamento della rete formativa delle Scuole di Specializzazione, il rafforzamento dei controlli di qualità sulla didattica e la rivisitazione dei contratti di Specializzandi e corsisti di Medicina generale per un migliore inquadramento giuridico ed economico.
Vogliamo una formazione di qualità, accessibile a tutti. Che permetta di raggiungere una adeguato servizio per tutti i cittadini.
Ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni, dai Ministeri della Salute e dell'Università e della Ricerca, che stanno adottando, con una apparente improvvisazione, soluzioni tampone e parziali, non considerando né i bisogni di noi giovani Medici né tanto meno quelli di una popolazione sempre più invecchiata e sottoposta a crisi sanitarie come quella che stiamo attraversando e che rischiano di divenire cicliche.
Da tempo gli Ordini e i sindacati medici lanciano, inascoltati, grida di allarme sul futuro del sistema sanitario per la grave carenza di Medici per i pensionamenti non coperti da nuove leve di specialisti e medici di famiglia. Una carenza che si è evidenziata in tutta la sua pericolosità in questi mesi di pandemia. Da parte di chi dovrebbe raccogliere questo allarme solo risposte balbettanti e fumose. Quando la soluzione è lì, semplice, chiara anche a un bambino: se medici se ne vanno, vanno sostituiti. Tutto li. E per sostituirli ci vogliono più posti in specializzazione e nei corsi dei medici di famiglia. Semplice no? Eppure questo non accade. Non si vuole che accada.
Il declino dell'assistenza sanitaria italiana origina da molto lontano, dai finanziamenti statali sempre più carenti (parliamo dell'incredibile cifra di 37 miliardi di tagli in soli 10 anni!), dal mancato controllo sull'operato delle Scuole di Specializzazione, dall'omertà di chi ancora permette che i giovani Medici vengano sfruttati e abbandonati al precariato.
In questo contesto, la nostra mobilitazione permanente non è una lotta di classe, ma un atto di resistenza contro i meccanismi malsani che negli ultimi anni hanno minato il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Difendere i nostri diritti è la base per difendere i diritti di tutti, perché il futuro dell'assistenza sanitaria sono i giovani Medici di oggi.
Gli strumenti che stiamo rivendicando sono indispensabili per poter dare il nostro sostanziale contributo al sistema della Salute. La nostra mobilitazione è totalizzante e riguarda non solo il personale sanitario, ma chiunque abbia a cuore la propria salute.
Crediamo che questa battaglia debba essere di tutti e quindi facciamo un appello a tutti i cittadini affinché scendano con noi in piazza il 29.
E per chi non lo potesse fare, chiediamo di porre il simbolo della rivolta sulla mascherina, oggetto diventato oramai di uso comune, e di esprimerci così la loro vicinanza".
I medici Toscani si ritroveranno a Firenze alle 10.30 di venerdì 29 maggio presso Piazza Duomo".
Innumerevoli le sigle che hanno aderito alla iniziativa:
Associazione Salviamo Ippocrate
Chi si cura di te?
ER - Ex Rappresentanti in prima linea
Farmacia Politica
Link Area Medica
Materia Grigia
Segretariato Italiano Giovani Medici