Anno XI 
Lunedì 20 Gennaio 2025
  - GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Pietrasanta
20 Gennaio 2025

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La bellezza imperfetta e senza tempo di un patrimonio unico, salvato dall'oblio: così "La Gipsoteca Luisi. Memorie di una soffitta", mostra del fotografo viareggino Giovanni Nardini inaugurata sabato nella sala delle Grasce, alla presenza del sindaco e assessore alla cultura Alberto Stefano Giovannetti, racconta i preziosi gessi della Gipsoteca immortalati nella potenza espressiva del bianco e nero, quando il rischio di uno smantellamento si era fatto, ormai, concreto.

"Il fascino di queste opere risiede nel tempo che si è posato su di loro, nella polvere che le avvolge, nelle luci e ombre che ho cercato di catturare – ha commentato Nardini dopo il taglio del nastro – è il fascino dei contrasti, dove sacro e profano convivono, con le sculture di Cristo accanto alle nudità delle divinità pagane. Fortunatamente, molti di questi gessi sono stati recuperati e trasferiti nella nuova ala del Museo dei Bozzetti".

"La sala Luisi, inaugurata lo scorso giugno durante la Notte Bianca dei Bozzetti – ha ricordato il sindaco Giovannetti – accoglie oltre 450 gessi provenienti dalle gipsoteche storiche di Pietrasanta, testimoni di un tempo in cui, proprio da questi modelli, è iniziata la creazione di opere destinate a decorare luoghi ed edifici in tutto il mondo, facendo di Pietrasanta quella Piccola Atene oggi apprezzata e riconosciuta a livello internazionale".

La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio, visitabile con ingresso libero da martedì a domenica in orario 15,30-19.

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