Domenica 5 gennaio, nella suggestiva cornice della Green House della Versiliana, il giornalista, autore e conduttore televisivo, Paolo Del Debbio, ha presentato il suo ultimo libro "Siamo tutti filosofi senza saperlo", edizione Piemme. Un'opera davvero originale, che cristallizza ben sei racconti di vita di persone "comuni", con le riflessioni dei grandi filosofi.
Intervistato dal direttore Alessandro Sallusti,
Del Debbio ci conduce dentro il senso più profondo di una pratica essenziale e lo fa appunto attraverso vere storie, che rappresentano esempi e allegorie, domande e dubbi quotidiani, con la saggezza e l'erudizione di un filosofo dell'antichità, fortemente radicato, però, nei tempi moderni.
"La filosofia è soprattutto domanda - ha chiesto Sallusti che ha introdotto l'incontro - "perché?"
"Quando le persone si interrogano sul perché della vita - ha risposto Del Debbio - si è già entrati nella riflessione filosofica, nel senso che si è già varcata la porta della filosofia. Si può anche rinunciare a farsi domande e sfuggire, nella propria vita, a tutte le forze di coinvolgimento emotivo, razionale e di ogni altro tipo ovviamente. Questo si traduce poi nel rinunciare alla vita stessa e così, inevitabilmente, prevalgono la mancanza di azione, l'incomunicabilità, il blocco totale e assoluto".
"Ritengo che ognuno di noi - ha continuato Del Debbio - e dunque non solo il filosofo di professione, nella sua vita, faccia e debba fare riflessioni su quanto gli succede; e da qui la nascita di idee e di un pensiero proprio che spesso di pone vicino al pensiero filosofico di autori di cui magari, neppure conosce l'esistenza".
E ancora: " Sono convinto che esistono tracce di filosofia nel pensiero di quasi tutti gli uomini e provo a dimostrarlo in questo libro, focalizzandomi su sei temi fondamentali della filosofia: il tempo, il bene, la persona, la coscienza di sé e l'autocoscienza, la morte, Dio".
Lo stile narrativo che usa Del Debbio è molto semplice e nel contempo, coinvolgente, pregnante e stimolante. All'inizio di ciascun capitolo ed in maniera sintetica, si comprende il perché e come i temi esaminati, vanno ad interrogare la filosofia. Segue poi un racconto in cui le persone "comuni" analizzano quel problema e ci si confronta. Infine, da queste sei storie di vita narrate, vengono in rilievo affinità, analogie ed anche una sorta di corrispondenza con il pensiero di uno o più filosofi.
In sostanza, il volume di Del Debbio è oltremodo originale, una risorsa preziosa per chiunque desideri esplorare il proprio potenziale filosofico e comprendere meglio il significato della propria vita.
"Papa Wojtyla prima di essere Papa - ha concluso Del Debbio - è stato professore di filosofia nelle università polacche ed ha scritto dei libri di filosofia, nella pluralità sconosciuti alla maggior parte delle persone ma di grandissimo valore, ve lo assicuro. Ce n'è uno nel quale dice che nella vita bisogna diventare qualcuno e non qualcosa. Allora, io vi chiedo: E' più bello vivere un po' tormentati ma provando gioie e dolori al proprio interno, anche nei confronti degli altri, scavando su se stessi, trovandosi la sera con gli occhi puntati sul soffitto ma, essendo con la coscienza in pace, di non aver lasciato nulla d'intentato per capire le sofferenze proprie o altrui? O è meglio vivere fregandosene di tutto e di tutti e pensare che questa sia la vita vera e poi magari, trovarsi in punto di morte a pentirsi di aver vissuto così? Rispondete Voi!!"