Presso gli uffici della capitaneria di porto di Viareggio, il comandante Alessandro Russo e la sua squadra (capitano di corvetta Elisa Petrosino capo servizio operativo e il luogotenente Antonio Lanzieri Battaglia capo sezione demanio) hanno presentato le linee guida della nuova ordinanza di sicurezza balneare del compartimento marittimo versiliese che include i litorali e le acque prospicienti, dei comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi.
Il lavoro che ha portato alla redazione della nuova ordinanza che entrerà in vigore dal prossimo 20 maggio è frutto di uno studio avviato nel mese di gennaio 2022 e che ha visto il coinvolgimento dei comuni della costa versiliese, dei concessionari di stabilimenti balneari, delle associazioni autorizzate alla formazione professionale dei bagnini di salvataggio e assistenti bagnanti per un totale di otto incontri che hanno coinvolto anche alcune delle principali associazioni sportive della Versilia.
Obiettivo del provvedimento sarà quello di migliorare il grado di sicurezza sulle spiagge libere e nelle strutture balneari, sia per i bagnanti sia per gli operatori del settore. “Alzando questo gradiente di sicurezza generale, si creerà un sistema in Versilia di spiagge più sicure che porteranno alla realizzazione di quella che si chiama sicurezza attrattiva che, se sfruttata bene, afferma il comandate Russo “diventerà anche un fattore competitivo rispetto ad altre località. I miglioramenti e gli assetti infatti che si richiedono nell’ordinanza saranno anche molto importanti per rendere la nostra costa più attrattiva ed ottenere riconoscimenti, come per esempio la bandiera blu”.
Per questo motivo, continua il comandante “provvederemo ad avviare un’opera di informazione e formazione preventiva e capillare della nuova ordinanza in tutte le strutture balneari, avvalendoci anche della collaborazione dei consorzi dei balneari, mentre tutte le modifiche introdotte sono state condivise e partecipate in anticipo con le amministrazioni comunali e chi opera nel settore balneare, dai bagnini ai proprietari degli stabilimenti”.
Il lavoro di informazione e formazione viene considerato dalla capitaneria assolutamente fondamentale ed imprescindibile tanto che saranno distribuiti nei singoli stabilimenti dei vademecum di quello che la capitaneria di porto chiede. Finita la distribuzione, inizieranno i controlli per fare opera di sensibilizzazione sul nuovo strumento e far capire quanto sia importante la sicurezza.
Per quanto riguarda l’ordinanza nel dettaglio, di seguito si riportano alcune delle novità inserite:
la presenza di almeno un bagnino/assistente bagnanti ogni 70 m di fronte mare; I concessionari di stabilimenti balneari possono consorziarsi sino a un massimo di quattro esercenti per offrire il servizio di salvataggio in forma associata e con un solo bagnino per turno, purché il fronte mare complessivo non risulti superiore a 70 metri; l’utilizzo di una postazione di salvamento rialzata di almeno due metri completa di pennone e dotazioni adeguate (tale postazione diventerà obbligatoria nel 2023); l’utilizzo della e-bike nautica; a discrezione utilizzo di unità cinofile come supporto nelle operazioni di sicurezza e salvataggio; negli stabilimenti balneari singoli con superficie pari o superiore a 70metri, dovrà essere posizionata una postazione sopraelevata rispetto alla spiaggia; gli stabilimenti balneari da sud a nord con orientamento univoco dovranno munirsi di indicazione numerica e cartellonistica di emergenza; tutti i bagnini devono essere muniti del diploma di corso Blsd: inoltre è stato previsto l’obbligo di una sedia job per permettere la balneazione a persone con problemi di disabilità. Infine, sono state inserite anche disposizioni per la sicurezza nelle piscine, statisticamente ritenute la principale causa di incidenti in spiaggia.
Per quanto riguarda infine le spiagge libere, “per la capitaneria di porto - conclude il comandante Russo - è importante che tutti i comuni costieri adottino un sistema di salvamento. Noi puntiamo a questo, anche se la legge consente di mettere dei cartelli dove non è previsto questo tipo di servizio, ma un cartello non salva una vita”.
Ed entrando su l’argomento della Lecciona la capitaneria fa presente di aver mandato all’amministrazione comunale di Viareggio già a febbraio di questo anno un contributo di pensiero, relativo proprio alla realizzazione di in servizio di salvamento presso i due km e mezzo di spiaggia libera, attualmente sprovvista di questo tipo di servizio. Ad oggi, fa sapere il comandante Russo, “il comune non ci ha dato risposta ma restiamo fiduciosi”