Tendola è un piccolo borgo situato tra le Apuane e la Lunigiana, nella Provincia di Massa Carrara, è conosciuto per aver dato i natali a Toto Cutugno. Conta poco più di 200 anime, questa mattina dà l’addio a uno dei suoi Figli migliori: Rosario Lertola, strappato ai suoi affetti più cari dal Covid 19, a soli 59 anni.
I rintocchi delle campane risuonano in tutto il paese, cancellando l’atmosfera natalizia che fino a pochi giorni fa era palpabile in tutto il borgo. La Società di Mutuo Soccorso, centro di aggregazione per eccellenza, per mezzo dei suoi iscritti, aveva approntato il grande albero di Natale nella piazzetta del Paese, proprio all’inizio della scalinata che porta alla Chiesa parrocchiale di Santa Caterina. Fino a quel maledetto 9 dicembre era illuminato e, le sue luci, portavano calore e gioia a tutti i tendolesi. Ora è spento.
La mia mente corre a Piera e Clelia, moglie e figlia di Rosario, anche loro contagiate dal Virus, non hanno potuto presenziare alla funzione religiosa. Soprattutto non hanno potuto stare vicino al loro Caro, nei 18 giorni di degenza al Nosocomio Versilia. Rosario è rimasto solo nei giorni più difficili della sua vita, è morto senza il conforto di sua moglie, della figlia, della sorella Elisabetta e di tutti i suoi parenti e amici che lo amavano e lo ameranno per sempre.
Era difficile non amare Rosario, lo dico con cognizione di causa, siamo cresciuti insieme, poi la vita ci ha separati; io mi sono arruolato nell’Arma dei Carabinieri e Rosario, dopo il Liceo si arruolava nella Guardia di Finanza. La vita è strana, prima ci ha separato e poi ci ha fatto incontrare nuovamente. Io comandavo il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lucca da diversi anni, e lui veniva trasferito da Crema, alla Compagnia della Guardia di Finanza di Viareggio, siamo negli anni ’90 del secolo scorso.
Abbiamo avuto modo in incontrarci per anni e di lavorare insieme in una indagine molto importante e complicata. Ricordo che mi serviva un esperto di diritto tributario, avevo chiesto al Comandante della Compagnia di Viareggio, di mettermi a disposizione Rosario, allora Brigadiere, per coadiuvare il mio Nucleo nell’indagine. Sono stati mesi molto intensi e proficui sotto il profilo del lavoro. Rosario è stato un elemento prezioso ai fini degli esiti positivi dell’indagine.
I miei pensieri vengono interrotti dall’arrivo del carro funebre, si ferma nella piazzetta proprio davanti al grande albero di Natale spento. La salma del Luogotenente Rosario Lertola, viene postata a spalla dagli amici e parenti nella vicina Chiesa. La Sorella Elisabetta, lo zio Pino, i parenti, i paesani e gli amici d’infanzia, sono tutti li, ad omaggiare con la loro presenza, questo ultimo viaggio che Rosario si appresta a fare. Nei volti dei miei paesani, si legge un misto di tristezza, sconcerto e disperazione, per la perdita di un amico, di un paesano, perché nel nostro Villaggio, il lutto che colpisce una famiglia è il lutto di tutto il Paese. Presenziano alla cerimonia funebre i vertici del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e il Cappellano Militare Don Massimo Amazzini. Presenti il Gen. Corpo d'Armata Sebastiano Galdino con i Col. Comandanti Provinciali di Lucca Col. Mazzoni e di Massa Carrara Col. Di Guglielmo. Presente anche il Comandante Tenenza Aulla-Lunigiana Luogotenente Dr. Guido Dalle Luche. I colleghi della Compagnia della Guardia di Finanza di Viareggio, hanno reso gli onori militari, al Luogotenente Rosario Letrola, con un picchetto, alla partenza della salma da Viareggio.
Ciao Rosario, sei salito in Cielo, hai riabbracciato i tuoi amati genitori: Luigi, il gestore del Bar Ristorante del paese; Mirella, la maestra storica delle scuole elementari di Tendola. Amico mio, un giorno ci rivedremo, io e te, insieme a tutti gli amici d’infanzia, staremo uniti e felici, come quando eravamo bambini, la mia è una certezza, perché a noi cristiani questa certezza è data da Cristo: c’è un mondo che ci attende, una pienezza di vita che non ha fine. Come ha detto Giacinta, la piccola veggente di Fatima, mentre tra tante sofferenza, stava per morire, con flebile voce:” La Madonna mi ha rivelato che se gli uomini pensassero all’eternità cambierebbero vita.”
Ciao!