Nessuno lo può fermare, nessuno lo può zittire. Lauro Lenzoni, amministratore della seguitissima pagina Facebook "La bottega della Rosetta" oggi torna in piazza dopo quasi tre giorni di silenzio. Il 28 febbraio, infatti, pronto per la sua quotidiana rassegna stampa riceve un messaggio dal colosso del social in blu: "I contenuti non seguono gli standard della community".
Da lì il blocco e l'impossibilità di comunicare con i suoi numerosissimi followers. Lauro non solo non si abbatte, ma decide di guardare quest'ostacolo come un'occasione per fortificare il suo pensiero. "Quando qualcuno viene segnalato in questo modo significa che sta dicendo la verità - incalza con grinta - Non è la prima volta e probabilmente non sarà l'ultima, ma nessuno potrà mai azzittire la voce della Bottega".
Più di una semplice pagina Facebook. Una vera e propria piazza virtuale in cui incontrare persone, scambiarsi idee e opinioni con una sola regola: ognuno dice quello che gli va. "La Bottega della Rosetta, non smetterò mai di dirlo, nasce per essere una voce fuori dal coro e così continuerà ad essere. In questi giorni ho ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà da tutti coloro che mi seguono. Questo mi ha riempito di orgoglio e aumentato la voglia di tornare a comunicare con loro - continua Lauro - Non punto il dito contro nessuno perché non so chi sia stato a fare questa segnalazione, quello di cui sono certo è che quando si diventa un sassolino fastidioso probabilmente un motivo c'è".
A dicembre la prima censura fu scaturita da una forte opinione verso alcuni medici, questa volta a seguito di una rassegna stampa concentrata sul suo pensiero - e quello di molti altri - riguardo la situazione sanitaria mondiale. "Parliamo di argomenti delicati, certo, è la natura della Rosetta essere così: diretta e senza peli sulla lingua. Mi batterò sempre per difendere la libertà di pensiero, soprattutto se sono convinto di non fare niente di male, anzi - prosegue - Se si trattasse di diffamazioni non basterebbe una segnalazione, ma mi arriverebbero le querele. Il fatto che questo non accada significa che probabilmente io insieme a chi mi sostiene diciamo semplicemente la verità, che si sa spesso fa male". Una grinta come pochi, quella di Lauro Lenzoni che non solo non molla la presa, ma torna più carico che mai a pronunciarsi al popolo di Facebook senza se e senza ma, proprio in pieno stile della Bottega che porta il nome di sua mamma.