Cronaca
Natale a Viareggio, per Confcommercio un bilancio positivo
Il presidente Bertolani: "Decisiva la sinergia fra i negozianti del centro e della Passeggiata"
Successo per lo spettacolo di mister Jack alla Cittadella del Carnevale
Inerente alle festività appena trascorse, mi guardavo intorno sui canali social quali fossero, in zona, le occasioni e proposte per portare bimbi e famiglia per trascorrere qualche ora…
Partono i lavori sulla linea ferroviaria Pisa – La Spezia, interessate le stazioni di Viareggio e Pietrasanta: occhio agli orari che cambiano
Quasi 6 mesi di lavori sulla rete ferroviaria, investimenti per 65 milioni di euro e inevitabili disagi fra riprogrammazioni degli orari e corse cancellate. Parte martedì 7…
Pietrasanta, scontro auto – moto sull’Aurelia: grave centauro di 51 anni
Grave incidente stradale nella tarda mattinata di domenica a Pietrasanta. Un uomo di 51 anni è rimasto ferito nello schianto fra un’auto e una moto, avvenuto attorno a…
A “Scenari d’Artista” una Befana tra arte, improvvisazioni teatrali e cabaret
Lunedì 6 Gennaio dalle ore 16.30 nella Sala del San Leone di Pietrasanta (Via Garibaldi, 70) un appuntamento da non perdere con Gionata Francesconi, che propone una performance teatrale con spunti cabarettistici e surreali, alla maniera dei grandi personaggi del teatro d’autore
La Camera di Commercio assume: aperto un doppio concorso per sette istruttori e due dirigenti
La Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest ha indetto due concorsi a tempo pieno e indeterminato, uno per diplomati, e uno per laureati già con esperienza lavorativa. Con…
Versilia, servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti
Nel corso delle festività sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai versiliesi, in termini sia di prevenzione dei reati…
Tuffo di Capodanno, centinaia di bagnanti Roberto Vannacci compreso (Photogallery)
Aveva lanciato un appello per partecipare al tuffo di capodanno e in molti lo hanno seguito. Roberto Vannacci si è presentato con la moglie e alcuni suoi sostenitori e, dopo aver firmato libri e scattato selfie, si è tuffato di corsa nelle acque trasparenti del mare di Viareggio per poi proseguire in una lunga nuotata ristoratrice
Partono i lavori per la definitiva agibilità delle tribune dei campi sportivi che ospitano scuole calcio
Svolta per l'agibilità delle tribune dei campi da calcio: entra nella fase finale la messa in sicurezza delle tribune degli impianti che ospitano le scuole calcio, interdette per motivi urgenti di sicurezza lo scorso anno su richiesta dell'amministrazione comunale
“San Silvestro vista Mare”, che festa: oltre 7 mila persone a Viareggio per salutare il nuovo anno
Oltre settemila persone hanno festeggiato l’arrivo del 2025 in piazza Mazzini a Viareggio. A renderlo noto è il Comune, che parla di “successo di pubblico per San Silvestro…
- Scritto da Redazione
- Cronaca
- Visite: 89
Lei si chiama Martina Benedetti e quest’anno compie ventotto anni. Martina si è laureata con 110 e lode in Scienze infermieristiche presso l’Università di Pisa, con tesi dal titolo “Assistenza infermieristica al paziente sottoposto a Ventilazione Meccanica non Invasiva”.
Martina per me non è uno dei tanti eroi che combattono nei nostri ospedali. Per questo ho deciso di chiederle di testimoniare quello che sta vivendo in queste giornate interminabili. Noi ci conosciamo da diversi anni e fin dal primo momento in cui ci siamo strette la mano ho trovato in lei una ragazza appassionata. Una di quelle persone che quando ti racconta, e si racconta, lascia trasparire l’amore e la dedizione per quello che ha scelto di fare nella vita. I suoi occhi da cerbiatta dicono tanto di Martina. Soprattutto raccontano la sua missione. Oggi è infatti un soldato al fronte, un fronte chiamato rianimazione. Un fronte chiamato emergenza Covid19.
La ringrazio, perché nonostante quello che sta passando in questi giorni e settimane, si è resa disponibile ad essere voce narrante di una tragedia senza precedenti.
-
Martina, come si vive in regime di piena emergenza?
«Emergenza è una parola che da sola implica una condizione di pericolo e richiede un intervento immediato. Per me, che sono un operatore sanitario, non è sicuramente un’esperienza nuova ma, al contrario, è comune e conosciuta. Io sono un’infermiera di Area Critica e per definizione mi trovo costantemente a stretto contatto sia con simili situazioni. Mi preme infatti sottolineare come le due non rappresentino un medesimo quadro. La prima, infatti, differisce dalla seconda perché sebbene richieda anch’essa un intervento in tempi immediati, il paziente non versa in pericolo di vita. Io, come i miei colleghi, ho seguito corsi di perfezionamento e ho avuto la possibilità di addestrarmi sul campo fin dai tempi dell’Università. Credo, però, che neppure gli operatori che vantano più anni di servizio avrebbero mai immaginato una situazione come quella che stiamo vivendo con il Covid19. Lavoriamo seguendo direttive, protocolli e linee guida aziendali con la consapevolezza che lo scenario può cambiare da un momento all’altro. La situazione è drammaticamente nuova per tutti: dirigenza, personale sanitario fino ad arrivare alla ditta delle pulizie».
-
Quanto è stata a tuo avviso sottovalutata l’incidenza del virus? Ricordo la preoccupazione già nel momento in cui in rete impazzava la notizia del contagio della coppia cinese…
«A questa domanda rispondo da cittadina perché maggiormente competenti in materia sono sicuramene gli infettivologhi, virologi e i medici di Igiene e Sanità Pubblica. Scoppiato il caso dei due cinesi ricoverati poi allo Spallanzani, ho fin da subito cercato, lo sai, di sensibilizzare attraverso i miei canali social tutti i miei contatti con la pubblicazione delle notizie provenienti dal sito dell’OMS, del Governo e CDS of Atlanta. Insomma, fonti attendibili per evitare che le persone credessero alla miriade di fake news che purtroppo circolano sul web e spesso sono davvero pericolose! A mio avviso la maggior parte della popolazione ha sottovalutato il dramma cinese, continuando a vivere non curandosi di quelle che avrebbero potuto essere le conseguenze!! E purtroppo c’è chi ancora sottovaluta il dramma che stiamo vivendo. Ne sono sconcertata, oltre che come professionista, anche come privata cittadina».
-
Martina il tuo lavoro oggi ti espone ad un carico elevato di responsabilità. Mettendo da parte per un attimo il lato professionale, quanto è dura psicologicamente reggere le pressione?
«È difficile. Difficile perché sembra di vivere sulle montagne russe, con la costante sensazione di avere il respiro corto, di sentirsi sciogliere il viso sotto le famose mascherine FP3, gli occhiali di plastica e la visiera. Sotto strati di camice che non sono della tua taglia per carenza di materiale, devi essere pronto a qualsiasi manovra con la consapevolezza di curare tutti per lo stesso problema: insufficienze respiratorie gravi. Devi lottare costantemente per mantenere stabile chi stabile non è. E allora cerchi di sdrammatizzare con i colleghi per scacciare via la paura, anche se non è facile. A ciò si aggiunga il timore della contaminazione e le difficoltà riscontrate nel vestirsi e nello svestirsi. È dura. Insomma, questo è anche quanto ho denunciato sui miei canali social. Ho cercato di far capire alle persone l’importanza di tenere atteggiamenti responsabili perché, a mio avviso, tabelle e statistiche non rendono evidente la situazione emergenziale che tutti noi stiamo vivendo. In questi giorni la differenza la stanno facendo i colleghi e l’equipe con i quali lavoro ora dopo ora. Siamo un gruppo molto attivo, ci sosteniamo reciprocamente dando ognuno il proprio contributo: chi mette al servizio competenze più avanzate e chi paventa soluzioni di riorganizzazione del reparto. Siamo molto fortunati perché la nostra coordinatrice infermieristica è ben predisposta all’ascolto!».
-
Martina che cosa puoi dirci in ordine al setting assistenziale dell’ospedale NOA di Massa-Carrara? Pensi che la situazione possa peggiorare ulteriormente?
«Per rispetto della privacy, imposta anche dal mio codice deontologico, non posso parlare del setting assistenziale dove lavoro. Se temo che possa peggiorare? Sì, purtroppo sì, se le persone continueranno ad agire egoisticamente e non rispettando le direttive governative. Assimiliamo il comportamento dei singoli a goccioline d’acqua. Quelle goccioline messe insieme formerebbero un oceano!! Se ciascuno avesse agito secondo coscienza le cose oggi sarebbero diverse. Comunque bisogna guardare avanti. Il nuovo decreto del premier credo che migliorerà la situazione. Ora è giunto davvero il momento di restare tutti a casa!».
-
Ad oggi, che cosa ti senti di dire ai giovani che fino a ieri si sono riversati in massa in pub e locali, come se rinunciare all’aperitivo fosse un sacrificio troppo grande da sopportare?
«Credo che queste persone, peraltro mie coetanee, dovrebbero fermarsi un attimo a pensare. La nostra società ci impone spesso ritmi frenetici e la maggior parte delle nuove leve non ha capito che la chiusura delle scuole non è stata una gentil concessione governativa. Solo che gli adolescenti, e purtroppo non solo, in certe fasi della vita sentono di essere indistruttibili e di avere il mondo a loro piedi! Così i locali sono stati presi d’assalto come le piste da sci e la versione serale del carnevale di Viareggio che è proseguito fino a martedì grasso!!! Comunque, ribadisco, tutto questo fino all’ultimo intervento del governo che mira proprio a prevenire la catena di contagio! È quello che tutti noi auspichiamo.
Il mio lavoro, già da tempo, mi ha portata ad interrompere i contatti con parenti e amici. È difficilissimo, credetemi. C’è chi, poi, mi ha definita paranoica quando ho iniziato a muovermi con la mascherina, non comprendendo che io non volevo tutelare me stessa ma chiunque potesse entrare in contatto con me che convivo ogni giorno con il virus! Dovremmo imparare tutti a seguire il modello orientale. Lo scorso giugno sono stata in Giappone ove è buona regola indossare una mascherina quando si è raffreddati proprio per tutelare gli altri. Insomma, tutto un altro senso civico. L’Italia è un Paese bellissimo e gli italiani sono un popolo culturalmente ricco ma ora deve sforzarsi e allinearsi a quanto richiesto a gran voce anche dall’OMS! Occorre uno sforzo maggiore per ottenere grandi risultati in un tempo minore».
-
Martina, un’ultima domanda prima di lasciarti riposare. Hai paura?
«Onestamente, tanta. La situazione è drammatica e vivo nel terrore che manchi la possibilità di aiutare tutti i pazienti. Aggiungi che iniziano già scarseggiare le mascherine FP3……».
Martina Bendetti è una delle tantissime persone che combattono ogni giorno. Io la ringrazio, a nome anche della redazione delle Gazzette, per aver tolto tempo al suo riposo per rispondere alle mie domande. Grazie Martina, grazie davvero.
- Scritto da Redazione
- Cronaca
- Visite: 55
Altri 14 casi positivi di Coronavirus “Covid-19” nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) tra il pomeriggio di ieri (10 marzo) e la giornata di oggi (11 marzo).
NUOVI CASI
Apuane e Lunigiana: 2 casi positivi
donna di 52 anni, di Massa, sta bene ed è a casa;
donna di 88 anni, di Pontremoli, ricoverata all'ospedale Apuane;
Lucca e Valle del Serchio: 3 casi positivi
uomo di 69 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale a Lucca;
donna di 72 anni, di Castelnuovo Garfagnana, sta bene ed è a casa;
uomo di 58 anni, di Lucca, sta bene ed è a casa;
Pisa e Valdera: 4 casi positivi
uomo di 56 anni, di Calci (Pisa), verrà ricoverato in AOUP;
uomo di 47 anni, di Cascina (Pisa), ricoverato in Malattie infettive AOUP;
uomo di 60 anni, di San Giuliano Terme (Pisa), ricoverato in Malattie infettive AOUP.
Uomo di 75 anni, di Peccioli (Pisa), ricoverato in Terapia intensiva a Lucca.
Versilia: 5 casi positivi
uomo di 78 anni, di Stazzema, ricoverato all’ospedale Versilia;
uomo di 59 anni, di Viareggio, ricoverato in Malattie infettive a Livorno;
donna di 73 anni, di Massarosa, ricoverata in Malattie infettive a Livorno;
giovane donna di 26 anni, di Viareggio, sta bene ed è a casa;
ragazzo di 18 anni, di Viareggio, sta bene ed è a casa.
CASI GIA’ CONOSCIUTI
A seguire il quadro dei 119 casi (compresi due deceduti: uno in data odierna a Massa è uno l’8 marzo a Pisa) risultati precedentemente positivi sul territorio dell’Asl:
Ambito territoriale di Massa – 38
uomo di 69 anni, di Massa; sta bene ed è a casa;
uomo di 43 anni, di Massa, sta bene ed è a casa;
uomo di 73 anni, di Pontremoli, ricoverato in un ospedale;
donna di 46 anni, di Villafranca in Lunigiana, sta bene ed è a casa;
donna di 49 anni, di Pontremoli, sta bene ed è a casa;
uomo di 70 anni, di Aulla, sta bene ed è a casa;
uomo di 81 anni, domiciliato ad Aulla, ricoverato in ospedale;
uomo di 66 anni, di Massa, sta bene ed è a casa;
uomo di Mulazzo, ricoverato in ospedale;
donna di 77 anni, di Bagnone, ricoverata in ospedale;
uomo che risiede nella zona Massa ma lavora a Sarzana (contatti in quel territorio).
uomo di 59 anni, di Massa; è a casa;
uomo di 57 anni, di Massa, ricoverato in ospedale;
uomo di 41 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato in ospedale;
donna di 30 anni, di Sarzana, ricoverata in ospedale;
uomo di 66 anni, di Zeri, ricoverato in ospedale;
uomo di 58 anni, di Fivizzano, ricoverato in ospedale;
uomo di 85 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale;
uomo di 87 anni, di Mulazzo (Lunigiana), deceduto all’ospedale Apuane dove era ricoverato dall’8 marzo;
uomo di 77 anni, di Licciana Nardi (Lunigiana) , ricoverato in ospedale;
uomo di 84 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato in ospedale;
altro uomo anziano, di Zeri (Lunigiana), anche lui ricoverato in ospedale;
altra donna ricoverata in ospedale;
uomo di 80 anni, di nazionalità tedesca, ricoverato in ospedale, è residente a Tresana;
uomo di 68 anni, di Filattiera, ricoverato in ospedale;
uomo di 63 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale;
la moglie dell’uomo di Pontremoli, di 63 anni, positiva al test, è in isolamento domiciliare;
uomo di 66 anni, domiciliato a Massa, di nazionalità belga, già in sorveglianza a casa;
donna di 63 anni, di Massa, ricoverata in ospedale;
bambina di 50 giorni di Mulazzo (Lunigiana) ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze;
due uomini di Fivizzano, uno di 72 anni e l’altro di 64; entrambi sono ricoverati in ospedale;
un cittadino di 72 anni di Licciana Nardi, in Lunigiana, ancora ricoverato in ospedale;
la moglie dell'uomo di Licciana Nardi, di 70 anni, è in quarantena nella sua abitazione dopo essere stata ricoverata in ospedale;
un cittadino di Pontremoli di 76 anni, ricoverato in ospedale;
una donna di 65 anni di Codogno tornata nella seconda casa di Carrara, è ancora in ospedale (il ricovero non è però legato al Coronavirus);
il coniuge della donna è ancora in isolamento nella sua abitazione di Carrara;
un uomo di 70 anni in isolamento domiciliare ad Albiano Magra (Comune di Aulla in Lunigiana).
Ambito territoriale di Lucca – 26
uomo di 65 anni, di Lucca, amministratore pubblico, sta bene ed è a casa;
donna di 50 anni, di Capannori, ricoverata in ospedale e poi tornata a domicilio;
uomo di 66 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
uomo di 55 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale e poi tornato a domicilio;
uomo di 80 anni, di Castelnuovo Garfagnana, ricoverato in ospedale;
uomo di 54 anni, di Lucca; in ospedale;
bambina di 2 anni, di Lucca, ricoverata in ospedale ma adesso a casa;
uomo di 68 anni, di Capannori, in ospedale;
uomo di 72 anni, di Castelnuovo Garfagnana, in ospedale;
uomo di 60 anni, di Capannori, ha soggiornato a Milano; sta bene ed è a casa;
uomo di 70 anni, di Porcari (nessun criterio epidemiologico, solo alcuni sintomi clinici); è a casa;
uomo di 77 anni ricoverato in ospedale;
altro uomo di Lucca, sta bene ed è a casa;
uomo di 70 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
uomo di 58 anni, di Capannori, a casa;
uomo di 59 anni, di Capannori, a casa;
uomo di 58 anni, di Capannori; a casa;
uomo di 55 anni, di Porcari, a casa;
uomo di 58 anni, di Capannori; ricoverato in ospedale;
uomo di 48 anni, di Capannori, a casa.
due cittadini lucchesi, marito e moglie (lui ha 66 anni, lei 55) ricoverati in ospedale;
un cittadino di 60 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale;
un cittadino di Capannori di 59 anni, imprenditore, è ricoverato in ospedale;
un cittadino di Capannori di 55 anni, è ricoverato in ospedale;
un altro uomo di Capannori ricoverato in ospedale (parente di persona ricoverata a Piacenza).
Ambito territoriale di Pisa (compresa AOUP) – 28 compreso un decesso dell’8 marzo
ragazzo di 9 anni, di Pisa, sta bene ed è a casa;
uomo di 62 anni, di Pisa, sta bene ed è a casa;
donna di 61 anni, di Pisa, sta bene ed è a casa;
marito (di 68 anni) e moglie (di 65 anni), di Pomarance, entrambi stanno bene e sono a casa;
donna di 78 anni, di Pontedera, sta bene ed è a casa;
donna di 19 anni, di Pontedera, sta bene ed è a casa;
uomo di 51 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo di Pisa (patologie pregresse) ricoverato in ospedale;
uomo di 55 anni, di Lajatico, rientrato il 25 febbraio da Milano; sta bene ed è a casa;
donna di 44 anni, di Pisa, sta bene ed è a casa;
uomo di 78 anni, di Pisa, è ricoverato in ospedale;
uomo di 45 anni e donna di 44 anni, di Calcinaia, ricoverati in ospedale;
uomo di 59 anni, di Santa Maria a Monte, è un contatto stretto di una persona risultata positiva, è in quarantena a casa;
uomo di 41 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo straniero, ricoverato in ospedale;
uomo di 40 anni, non si conosce domicilio, ricoverato in ospedale;
uomo di 79 anni, di Pisa - deceduto 8 marzo all’ospedale di Pisa;
donna di 56 anni, residente a Volterra, sta a casa;
un uomo di 43 anni, operaio di nazionalità polacca residente a Pisa, ricoverato in ospedale;
un giovane di 21 anni, di Pisa, risultato positivo ad un tampone ed emerso per verifiche incrociate tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Asl Toscana nord ovest. E' a casa;
un cittadino di 59 anni, di Cascina (Pisa), è a casa;
due cittadini residenti a San Giuliano Terme (Pisa), marito e moglie, entrambi di 58 anni, sono nella propria abitazione;
altro cittadino di San Giuliano Terme (Pisa), di 38 anni, ancora ricoverato in ospedale;
marito e moglie (lui di 60 anni, lei di 65), residenti in Valdera; sono entrambi a casa;
Ambito territoriale di Livorno – 11
uomo di 63 anni, di Livorno, sta bene ed è a casa;
uomo di 93 anni, di Livorno, sta bene ed è a casa;
donna di 96 anni, di Livorno, sta bene ed è a casa;
donna di 73 anni, di Livorno, ricoverata in ospedale;
uomo di 80 anni, di Livorno, ricoverato in ospedale;
uomo di 71 anni, di Piombino, passato dal Pronto Soccorso, adesso a casa;
una donna di 54 anni, casalinga, di Livorno, è ricoverata in ospedale;
un cittadino livornese di 54 anni, è a casa dopo un accesso in ospedale;
un cittadino di Livorno di 55 anni ricoverato in ospedale;
marito e moglie (uomo di 73 anni, donna di 70), residenti in Val di Cornia, entrambi a casa;
Ambito territoriale della Versilia – 16
uomo di 65 anni, di Viareggio, ricoverato in ospedale;
un uomo di 63 anni, di Camaiore, sta bene ed è a casa;
2 casi di Seravezza: un uomo di 83 anni (il marito della donna risultata positiva e ricoverata a Livorno) ed un uomo di 53 anni, entrambi a casa;
4 casi di Forte dei Marmi, tutti a casa: uomo di 52 anni, donna di 49 anni (la moglie dell’uomo di 52 anni), ragazzo di 23 anni, ragazza di 16 anni
una donna di 79 anni di Forte dei Marmi ricoverata in ospedale;
un uomo di 44 anni, di Massarosa, contatto di caso confermato, a casa;
un uomo di 47 anni, di Camaiore, contatto di caso confermato, a casa;
un uomo di 52 anni, di Viareggio, è ricoverato in ospedale.
donna del 1942 domiciliata a Seravezza, ricoverata in ospedale.
un cittadino di 76 anni residente a Viareggio. E’ ancora in ospedale;
un uomo di 44 anni di Torre del Lago, è in isolamento domiciliare a Torre del Lago;
il figlio dell’uomo residente a Torre del Lago, che ha 10 anni, ed è in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva a Camaiore.
VIDEO INTERVISTA: Casani: "In dieci giorni raddoppieremo i posti letto per le Terapie intensive"
Resoconto della conferenza stampa tenuta oggi dalla dottoressa Maria Letizia Casani sulla rioganizzazione della rete ospedaliera per la gestione della diffusione del Coronavirus Covid-19. La versione integrale della conferenza stampa è disponibile sulla pagina Facebook ufficiale dell'Azienda USL Toscana nord ovest al seguente link. Per scaricare il video cliccare al seguente link: https://we.tl/t-rW1keOXffx
"Ogni giorno, in media, nel territorio della nostra ASL, registriamo circa 25 casi positivi in più di Coronavirus Covid-19". Inizia così il suo intervento alla conferenza stampa di oggi, 11 marzo 2020, Maria Letizia Casani, direttore generale dell'Azienda USL Toscana nord ovest, organizzata in diretta Facebook per illustrare le misure organizzative che sono in corso sulla rioganizzazione della rete ospedaliera per la gestione della diffusione del Coronavirus Covid-19.
"L'azienda sta mettendo in atto azioni di rafforzamento degli ospedali e dei suoi servizi sul territorio -ha spiegato Casani- in particolare stiamo riorganizzando la rete ospedaliera per arrivare, entro 10 giorni, a raddoppiare complessivamente i posti letto di terapia intensiva, in particolare negli ospedali di Lucca, Versilia, Massa, Livorno e Pontedera. Preciso che si tratta di un'azione preventiva, che serve per essere preparati all'eventuale aumento dei contagi e delle persone che avranno bisogno delle terapie intensive per guarire".
"Negli stessi ospedali è previsto anche l'allestimento di reparti dedicati ai pazienti positivi che, pur avendo bisogno di essere ricoverati, non necessitano della terapia intensiva. Si tratta di "stecche" isolate di posti letto che lavoreranno in pieno coordinamento con i reparti di pneumologia, malattie infettive e terapia intensiva. Al momento allestiremo 115 posti letto di questo tipo, ma in base alle necessità potremo aggiungerne altri 110 in una seconda fase, altri 80-90 in terza fase e ulteriori 100 in quarta fase. Insomma ci vogliamo preparare all'ipotesi peggiore, vogliamo che il nostro sistema sia pronto nel caso ci fosse una nuova impennata di casi".
"La terza misura che stiamo predisponendo negli ospedali è di allestire delle postazioni isolate per accogliere tutte quelle persone a cui sono stati fatti i tamponi perché identificati come casi sospetti".
"Per mettere in atto questa organizzazione abbiamo classificato gli ospedali in due categorie: gli ospedali che accoglieranno casi di Covid-19 e quelli che non lo faranno. I primi avranno un'attività incentrata prevalentemente alla cura dei pazienti con Covid-19. Non faranno solo questo. In parte continueranno a fornire anche le prestazioni usuali, ma lo faranno separando le due attività in maniera rigorosa. Negli altri ospedali saranno convogliate parte delle attività che non saranno più effettuate negli "ospedali Covid", perché come noto tutta l'attività chirurgica programmata è stata sospesa. Gli ospedali "no Covid" quindi si faranno carico di smaltire la programmazione che si è di fatto interrotta dappertutto".
"Termino con due appelli che voglio rivolgere a tutti i cittadini. Restate a casa, restate nelle vostre case. Questa è l'unica vera misura di prevenzione che abbiamo. Il secondo: donate il sangue. La raccolta è scesa drasticamente e ciò può pregiudicare le misure che stiamo mettendo in atto. I nostri centri trasfusionali sono sicuri, potete andarci con tranquillità".
PROVVEDIMENTI AZIENDALI
Medicina legale: sospese le visite per la certificazione di disabilità e l’attività della commissione patenti
Per organizzare le attività della Medicina legale in modo utile a ridurre il rischio di contagio da Covid-19, fino al 31 marzo 2020 sono sospese:
- l’attività dei collegi di accertamento di Invalidità civile e handicap (poiché i benefici decorrono dalla data della domanda e non dalla data della visita, il differimento di quest’ultima non comporta aggravi per gli utenti);
- l’attività degli ambulatori per il rilascio di certificazioni, ad eccezione di quelle per la grave patologia;
- l’attività della Commissione patenti (fatta salva la possibilità di visita per coloro che utilizzino la patente a scopi lavorativi e che ne facciano formale richiesta validata dal datore di lavoro).
Sospesi i tirocini extracurriculari
Causa emergenza sanitaria Coronavirus, l’Azienda ritiene opportuno sospendere tutti i tirocini extracurriculari – profili amministrativi – in atto per le varie strutture fino al 3 aprile 2020. Per tutti i tirocini curriculari, di abilitazione, di specializzazione, post lauream in psicologia sono valide le indicazioni delle varie università di riferimento. Per i tirocini riferiti al corso di medicina generale sono valide le indicazioni della Regione Toscana. Sono sospesi fino al prossimo 3 aprile anche tutti i tirocini riferiti alla specializzazione in psicoterapia per i quali sono soggetti promotori le scuole private.
AGGIORNAMENTI DALLE ZONE
LIVORNO
Dipartimento Prevenzione. Sono state definite nuove modalità di contatto con gli utenti per disciplinare l’accesso agli sportelli del Dipartimento Prevenzione. L’accesso è possibile, per singolo utente, in situazioni particolari su appuntamento e nel rispetto delle precauzioni riportate nella cartellonistica affissa. I vari sportelli possono essere contattati con le seguenti modalità:
Tel: 0586-223.577
E-mail:
Consultori. Sono aperti tutti i Consultori della Zona Livornese tranne il Consultorio Centro di Viale Alfieri la cui attività è stata spostata presso le altre sedi. In particolare per quanto riguarda gli inviti al 7° padiglione dello screening del cervicocarcinoma le sedute sono spostate al giovedì mattina al consultorio Nord (Fiorentina - Via Fiera di Sant'Antonino, numero telefonico per contattare le ostetriche 0586-223.505) e al sabato mattina al consultorio Est (Salviano - via Impastato, chiamare per contattare le ostetriche 0586-223.904).
Si raccomanda di recarsi al Consultorio solo per quanto non differibile in un altro momento e contattare gli operatori ai numeri disponibili sul sito aziendale (https://www.uslnordovest.toscana.it/consultori) per informazioni, appuntamenti e counselling telefonico. Sarà data priorità alle prestazioni per percorso nascita, interruzione volontaria di gravidanza, contraccezione, violenza e maltrattamento.
Il Consultorio Giovani è stato trasferito al consultorio Nord (Fiorentina, Via Fiera di S. Antonino Tel 0586/223505 Lunedì 14.30-18.00, Martedì, Giovedì e Venerdì 15.00-18.30). Anche per questa attività è possibile il counselling telefonico mentre le attività in presenza saranno programmate.
Le attività di gruppo sono momentaneamente sospese in tutte le sedi.
Cardiologia. I numeri messi a disposizione dal reparto di cardiologia per informazioni e consulenze sono lo 0586-223.078 e lo 0586-223.255 dal lunedì al venerdì (in orario 8-20) e il sabato (8-14), oppure l’indirizzo email:
I numeri attivi per i contatti sono 0586 223078/223255 (8-20 da lunedì a venerdì), 8-14 sabato mattina.
La mail:
BASSA VAL DI CECINA
Dipartimento Prevenzione. Sono state definite nuove modalità di contatto con gli utenti per disciplinare l’accesso agli sportelli del Dipartimento Prevenzione. L’accesso è possibile, per singolo utente, in situazioni particolari su appuntamento e nel rispetto delle precauzioni riportate nella cartellonistica affissa. I vari sportelli possono essere contattati con le seguenti modalità:
E-mail:
Tel. 0586-614.454 nei giorni lunedì – mercoledì e venerdì dalle ore 08:00 alle ore 11:00
VAL DI CORNIA
Dipartimento Prevenzione. Sono state definite nuove modalità di contatto con gli utenti per disciplinare l’accesso agli sportelli del Dipartimento Prevenzione. L’accesso è possibile, per singolo utente, in situazioni particolari su appuntamento e nel rispetto delle precauzioni riportate nella cartellonistica affissa. I vari sportelli possono essere contattati con le seguenti modalità:
Prestazioni veterinaria e sicurezza alimentare
E-mail:
UOC Medicina Legale e Dipartimento Prevenzione
Tel: 0565 67550
Lunedì, martedì e giovedì 10-13 - Mercoledì 14.30-16:30
E-mail:
APUANE
Chiusura della Casa della salute di Montignoso. Per necessità contingenti, la Casa della Salute di Montignoso resterà chiusa fino a data da destinarsi. Nella giornata del 12 marzo 2020 sarà riaperta unicamente l’ala destinata ai medici di medicina generale. Resterà comunque operativo un infermiere per mantenere attiva la postazione del check point. Resteranno regolarmente aperti i presidi distrettuali di via Bassa Tambura a Massa, di via delle Pinete a Marina di Massa, di piazza Sacco e Vanzetti a Carrara, di via Campo D’Appio ad Avenza, di via Giovan Pietro ad Avenza.
DONAZIONI PER EMERGENZA COVID-2019
In risposta alle richieste di donazioni in denaro pervenute da associazioni e privati cittadini con l’intento di poter aiutare i reparti ospedalieri dell'Azienda USL Toscana nord ovest coinvolti nell'emergenza sanitaria, si ricorda che per chiunque voglia effettuare una donazione può farlo compilando il modulo in allegato ed inviandolo alla mail
La Direzione Aziendale ringrazia tutti coloro che con il loro contributo sosterranno le nostre strutture sanitarie impegnate nella cura dei cittadini.
Oggi il ringraziamento dell’Azienda va in particolare al Lions club Garfagnana, nelle persone del presidente Ubaldo Pierotti e di Maurizio Lunardi, per aver donato al pronto soccorso dell'ospedale di Castelnuovo Garfagnana nuove forniture di dispositivi di protezione individuale (vedi foto in allegato).