Cronaca
Viareggio, partiti gli incontri con gli studenti delle scuole sul tema dei Rifiuti Zero
Primo appuntamento mercoledì 15 gennaio, per il progetto Viareggio 5C+3R=RZero rivolto alle scuole del territorio e ideato dal Comune di Viareggio con il supporto dell’Osservatorio Rifiuti Zero. L’appuntamento si è…
Oltre mille fra video e foto pedopornografiche sul telefono: arrestato un viareggino residente a Massa
Manette a Massa per un uomo italiano di 56 anni, incensurato e al momento disoccupato, sul cui capo pende la gravissima accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Un…
Le lacrime, la commozione e le note di “Come un coriandolo”: l’ultimo saluto di Viareggio al suo Claudio
I fiori, le lacrime, la commozione. Ma anche i sorrisi, la dolcezza dei ricordi e una certezza: Claudio Morganti farà parte sempre della storia del Carnevale di Viareggio.
Sonno, salute e sicurezza: all’Esplanade un convegno di Cna
Che la qualità del nostro riposo sia direttamente collegata al benessere e alla salute di ognuno di noi, è ormai un dato avvalorato da numerose evidenze scientifiche ma,…
U-Boat rilancia lo storico 1001 in edizione limitata disegnato da Italo Fontana
Su richiesta di collezionisti e appassionati del brand, il marchio di orologi lucchese ricrea un’edizione limitata di soli 30 esemplari del suo iconico Classico 1001 Titanio da 55…
Il ritorno del Giro d’Italia a Viareggio, esultano Del Ghingaro e Salemi
Viareggio per la terza volta consecutiva protagonista del Giro d’Italia: dopo l’arrivo in piazza Mazzini, del 2023 e la partenza dal Belvedere di Torre del Lago del 2024,…
Furti e spaccate in centro a Viareggio: resta alto l’allarme microcriminalità
Ancora allarme microcriminalità in centro a Viareggio, dove nelle ultime ore si sono registrati nuovi furti, a segno o comunque tentati. E’ il caso di un’agenzia immobiliare di…
Martedì 14 nella chiesa di San Paolino i funerali di Claudio Morganti: il cordoglio di una città
Si terranno martedì alle 15 nella chiesa di San Paolino a Viareggio i funerali di Claudio Morganti, uno dei personaggi più amati del Carnevale deceduto domenica. Tantissimi coloro…
Furto sacrilego nella chiesa della Migliarina, i carabinieri recuperano gli oggetti sacri rubati prima di Natale
Il vescovo Giulietti aveva effettuato anche una preghiera riparatrice. Caccia aperta agli autori
Domenica 19 gennaio Gionata Francesconi racconta “L’attesa” di Inaco per il primo appuntamento di “Strada facendo, vedrai…”
Raccontare i luoghi e i personaggi di Viareggio attraverso la viva voce dei suoi protagonisti. E farlo in occasioni e circostanze speciali, insieme ad altre persone che condividono…
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I militari del comando provinciale di Lucca, a seguito di una mirata attività info-investigativa, hanno eseguito un controllo d’iniziativa finalizzato al riscontro della corretta applicazione delle norme che regolano la vendita di generi da Monopolio, ispezionando la sede di un’attività commerciale a Viareggio, esercente la
vendita di prodotti diversi da quelli alimentari.
Durante le attività operative, i finanzieri del Gruppo Viareggio hanno rinvenuto numerosi prodotti rientranti nella categoria merceologica degli “accessori ai tabacchi da fumo”, quali cartine e filtri, esposti in vendita sugli scaffali, riscontrando che il titolare dell’esercizio in argomento, un uomo di nazionalità italiana, non era in possesso delle prescritte autorizzazioni per la vendita di tali beni.
Conseguentemente, è stato eseguito il sequestro penale di oltre 380.000 beni della specie, corrispondenti a un peso pari a circa 16 chili. Per quanto precede, ai sensi della normativa di riferimento, il titolare dell’esercizio commerciale controllato è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca per la violazione degli artt. 96 della Legge n.907/1942 e 8 della Legge n. 27/1951.
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Per carità, hanno scritto di lui grandi penne, e il mio è solo un omaggio piccolo piccolo, forse – per questo – sicuramente sentito, al di là di qualche ipocrisia e dei sensi di colpa di qualcuno del suo ambiente.
Lo conobbi a Valona, nel 1997, in occasione della missione “Alba”, condotta per riportare l’ordine e consentire il pacifico svolgimento di democratiche elezioni. Eravamo appena giunti, e in oltre 100 disponevamo di due rubinetti in giardino, che erogavano acqua tre volte al giorno per due ore. Preferisco riportare, di seguito, ciò che scrissi sul mio “I Ragazzi del Tuscania”, edito nel 2021 da Itinera Progetti di Bassano del Grappa.
“Mentre attendevamo di partire, sui giornali italiani apparve qualche articolo scritto da cronisti nazionali che si trovavano a Valona e lamentavano di essere costantemente minacciati e infastiditi dai locali banditi, che in qualche occasione avevano sparacchiato contro i muri esterni dell’edificio ove erano sistemati. Alloggiavano all’hotel “Bologna”, vicino a quella che era la nostra base. Pensai che non potessimo lasciarli a loro stessi: la stampa ci avrebbe fatto a pezzi se un suo esponente fosse stato impallinato mentre riposava a poche decine di metri dalla base italiana...
Il buon Giglio mi disse che nel mandato non fosse compreso questo tipo di attività, ma col buon senso trovammo una soluzione. Uscire e pattugliare l’area circostante alla base era connesso alla missione, sicuramente. Se poi mi fossi fermato a prendere un caffè, non avrei fatto nulla di male: era pur sempre un modo per acquisire notizie attraverso contatti con la gente. A questo punto bastava mi autorizzasse a pattugliare la città di notte e a prendermi un caffè, e poi il resto sarebbe venuto da solo, perché la tradizionale bevanda l’avrei consumata al “Bologna”, magari rimanendoci un po’ più del normale per lanciare il dovuto segnale ai malviventi locali. Io non avrei fornito alcuna protezione ufficiale ai giornalisti, anche se essi avrebbero indirettamente fruito della nostra azione.
Iniziammo così tutte le sere ad andare al “Bologna”. Conoscemmo giornalisti di vaglia, come Franco Di Mare, Ennio Remondino, Giovanna Botteri e altri. Loro – quando noi ci si presentava – cenavano e ci volevano ospitare a tavola, ma rifiutammo sempre. Al massimo accettavo un bicchier d’acqua: che non si dicesse che uscivamo la sera per sottrarci alla cura di razioni “K” e rimpinzarci. Unico lusso, lo ammetto, poter fruire di un vero bagno per darsi una rinfrescata, e a Franco Di Mare ne sarò per sempre grato.”
In seguito, oltre a ulteriori incontri in teatro operativo, mi volle suo ospite a “Uno Mattina” dopo la cattura nel casertano di un grande latitante: fu sempre garbato, leale, discreto e gentile. Con lui se ne va davvero un pezzo di storia di un giornalismo di guerra. Per noi era garanzia d’obbiettività, incapace di tendere imboscate. Come altri, sia chiaro. Ma di lui mi resterà sempre nella memoria quel gesto muto d’allungarmi le chiavi della sua camera, quel suo aver compreso – magari dall’olezzo di sudore e sporco – che una doccia ogni tanto la potessi preferire a un piatto fumante di spaghetti.