Cronaca
Carnevale di Viareggio, Cristina D’Avena superstar del corso inaugurale
La notizia ancora non è ufficiale, ma è comunque già data per certa: ad aprire l’edizione 2025 del Carnevale di Viareggio sarà un concerto di Cristina D’Avena. Sicuramente una bella notizia…
Vetri delle auto sfondati e tentati furti in un negozio e in una tabaccheria: senza pace il centro città di Viareggio
Anno nuovo, abitudini vecchie in centro a Viareggio, dove nella notte fra martedì e mercoledì è stato messo in atto un nuovo raid vandalico. Il bilancio finale è di danneggiamenti…
Rischio mareggiate sulle coste della Versilia, allerta gialla della Regione
La sala operativa della protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per il rischio mareggiate che, dalle 20 di martedì 7 gennaio, fino alle 10 di mercoledì…
Variante Aurelia, nuovo incidente stradale dopo la tragedia del 29 dicembre
Incidente stradale martedì pomeriggio lungo la variante Aurelia all’altezza di Torre del Lago. Per ragioni ancora da accertare con esattezza, due veicoli che procedevano nello stesso senso di…
Natale a Viareggio, per Confcommercio un bilancio positivo
Il presidente Bertolani: "Decisiva la sinergia fra i negozianti del centro e della Passeggiata"
Successo per lo spettacolo di mister Jack alla Cittadella del Carnevale
Inerente alle festività appena trascorse, mi guardavo intorno sui canali social quali fossero, in zona, le occasioni e proposte per portare bimbi e famiglia per trascorrere qualche ora…
Partono i lavori sulla linea ferroviaria Pisa – La Spezia, interessate le stazioni di Viareggio e Pietrasanta: occhio agli orari che cambiano
Quasi 6 mesi di lavori sulla rete ferroviaria, investimenti per 65 milioni di euro e inevitabili disagi fra riprogrammazioni degli orari e corse cancellate. Parte martedì 7…
Pietrasanta, scontro auto – moto sull’Aurelia: grave centauro di 51 anni
Grave incidente stradale nella tarda mattinata di domenica a Pietrasanta. Un uomo di 51 anni è rimasto ferito nello schianto fra un’auto e una moto, avvenuto attorno a…
A “Scenari d’Artista” una Befana tra arte, improvvisazioni teatrali e cabaret
Lunedì 6 Gennaio dalle ore 16.30 nella Sala del San Leone di Pietrasanta (Via Garibaldi, 70) un appuntamento da non perdere con Gionata Francesconi, che propone una performance teatrale con spunti cabarettistici e surreali, alla maniera dei grandi personaggi del teatro d’autore
La Camera di Commercio assume: aperto un doppio concorso per sette istruttori e due dirigenti
La Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest ha indetto due concorsi a tempo pieno e indeterminato, uno per diplomati, e uno per laureati già con esperienza lavorativa. Con…
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Sono come i coccodrilli. Prima li mangiano, poi piangono. Stessa cosa da queste parti. Prima li hanno terrorizzati, annunciando, lo abbiamo sentito e letto con i nostri occhi, milioni di morti nelle settimane successive, chiudendo ogni parvenza di vita quotidiana anche dove il Coronavirus, dati statistici alla mano, non si erano nemmeno accorti esistesse. Poi, adesso che si sono resi conto di aver creato un danno, paradossalmente, ancora più grande dello stesso virus, ma invisibile e non misurabile né, tantomeno, appetibile per gli avvoltoi della carta stampata e delle Tv, improvvisamente trasmettono i consigli per gli acquisti, ossia come affrontare ansia e attacchi di panico suscitati da questa emergenza che di emergenza, perdonateci, oltre al fronte sanitario, ha quello molto, ma molto più rischioso, strisciante e drammatico delle conseguenze delle misure adottate.
Qui, a nostro avviso, è necessario distinguere tra i doveri di un giornalista e quelli di un intellettuale. Ormai i giornalisti sono diventati solo e soltanto degli amplificatori, nella peggiore delle ipotesi e dei diffusori, nella migliore, di ciò che dicono altri, politici soprattutto, senza avere non solo la possibilità, ma nemmeno l'idea che si possa nutrire qualche dubbio. Essere giornalisti, in particolare in provincia, ma non soltanto, significa fare i passacarte, stare seduti davanti al monitor e pubblicare tutto quello che ti inviano i numerosi e, ormai, onnipresenti addetti stampa. Copia e incolla salvo, quando chi invia non sa scrivere, redazionare.
Per il resto siamo una struttura gerarchica dove gli incarichi sono quasi sempre distribuiti in maniera direttamente proporzionale non alle capacità, ma alla disponibilità a dire sempre di sì e a non mostrare segni di insofferenza verso chi è seduto al volante. Se qualche giovincello crede che fare questo mestiere sia la quintessenza della libertà se lo tolga dalla testa. Sono tutte stronzate.
Fatta questa premessa, noi riteniamo che il dovere di chi utilizza la parola sia quello, in particolare, di stimolare la riflessione, anche, quando necessario, provocando senza, ovviamente, utilizzare trucchi o messinscene.
Tornando al Coronavirus, siamo arrivati ad una sorta di atmosfera surreale. Siamo usciti a fare un giro e abbiamo visto lunghe code di fronte ai supermercati dove la distanza osservata non è di un metro, ma anche di due, a volte tre metri. Noi stessi, in attesa di fronte ad un negozio di verdura in città, a una distanza di un metro e mezzo, abbiamo notato la persona che ci stava di fronte fare qualche passo in avanti per distanziarsi ancora di più.
E questi dementi in giacca e cravatta a 12 mila euro al mese vengono a parlarci di solidarietà, di unità nazionale, di forza morale. Buffoni. Hanno ridotto l'Italia ad un lazzaretto e adesso chiedono aiuto. Non c'è una sola persona che accetterebbe, adesso, di allungare anche una sola mano per aiutarne un'altra che dovesse avere bisogno in mezzo a una strada, magari a causa di una caduta o di un incidente. Tutti hanno paura di tutto.
Stanno predisponendo l'eventuale arrivo di forze militari qualora dovessero avvenire assembramenti spontanei per qualunque motivo. Ricordiamo che, all'indomani della caduta di Mussolini e del fascismo, il 25 luglio 1943, gli italiani si dettero, si fa per dire, alla pazza gioia, credendo che la guerra e le sue tragedie fossero finite. Invece erano appena cominciate. Anzi, proprio dal 25 luglio e mentre la classe dirigente e la monarchia stava preparandosi la fuga a seguito dell'armistizio, vennero uccisi senza alcuna pietà migliaia di italiani colpevoli solo di credere che era tornata la libertà. E, con essa, la giustizia.
Perché questi riferimenti storici?
Sempre per riflettere e porre domande.
Dialogo, ieri sera, telefonico, con un amico impiegato dello stato: Aldo famo a capisse. A me che sono impiegato statale che cazzo me frega se mi mettono a casa? Anzi, ci sto, ma bene. Leggo, ascolto musica, mi rilasso e quando mi ricapita? Tanto a fine mese lo stipendio lo riscuoto lo stesso. Ma quelli che vivono di turismo, di ristorazione, di vendita con negozi che sono chiusi, quelli che se non lavorano non mangiano, ma come fanno? Ma come cazzo si fa a chiudere, ad esempio, la Basilicata che ha appena dieci contagi come se fosse la Lombardia?.
Appunto. Considerazioni populiste dirà qualcuno, menefreghiste osserverà qualcun altro, di pancia obietteranno i soloni della Sinistra che con lo stato vanno a braccetto da sempre. Eppure considerazioni veritiere. Hanno commesso uno dei più grandi errori, ossia trattare allo stesso modo situazioni diverse, con quella mania della omogeneizzazione e della omologazione tanto cara a queste latitudini, dove i meriti finiscono per essere appiattiti in nome di una eguaglianza senza senso che altro non fa se non aumentare frustrazione e necessità di affidarsi agli Xanax di turno.
Ecco, veniamo allo Xanax. C'è un questionario che gli psicoterapeuti e non solo sottopongono ai propri pazienti, comprendente oltre 530 domande cui rispondere senza soluzione di continuità. Ebbene, pochi, pochissimi riescono ad ottenere un punteggio 'normale'. La stragrande maggioranza accusa stati di ansietà di vario livello che si manifestano nella quotidianità e che vengono considerati, da ciascuno, inevitabili andicap o caratteristiche del proprio comportamento.
In questo momento di allarme isterico e generalizzato, dove gli imbecilli e i bastardi del PUD si divertono a sparare cazzate senza nemmeno pensare alle conseguenze, le persone sono passate da livelli bassi di ansietà a livelli di vera e propria psicosi. Che si riflette, inevitabilmente, su tutti gli aspetti della propria esistenza a cominciare dai familiari.
Ora, se foste un ristoratore, un artigiano, un commerciante, un piccolo imprenditore come vivreste la vostra quotidianità di fronte a quello che questa razza di incapaci ha disposto per tutto lo Stivale? Altro che Xanax. Un altro problema è il sonno. C'è gente che non dorme pensando alle preoccupazioni del futuro.
Intanto guardate la Germania? 550 miliardi di euro e aiuti illimitati alle imprese. E 'sti cazzi con l'Ue tanto l'Ue sono loro.
E Conte e la sua truppa che fanno? Sospendono le bollette e rinviano tasse e imposte. Vi rendete conto? Cosa vuol dire sospendere il pagamento dei debiti fiscali? Ve lo diciamo noi. Prenderlo nel culo a effetto ritardato. Cancellare avrebbero dovuto dire, già, ma poi chi li sente quelli della Bce e dell'Unione Europea, i nostri nuovi fratelli, quelli che i politicanti da stra(c)azzo amano definire la nostra nuova patria?
Gente, date retta: qui, con questo Coronavirus, l'unico risultato che hanno ottenuto è di piegare e, a molti, di spezzare la schiena alla gente comune che, così, avrà molta meno voglia e pancia per protestare. Guardate le statistiche della malattia, guardate i numeri che non mentiscono mai, ma guardate anche quelli dell'economia reale perché è vero che non si deve morire di Coronavirus, ma non per questo bisogna morire di fame.
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Ad oggi sono complessivamente 630 i tamponi risultati positivi e sono in tutto 160 i nuovi casi positivi al test per il Coronavirus in Toscana rispetto al monitoraggio di ieri, venerdì 13 marzo. Sono emersi dalle analisi condotte nei laboratori di virologia dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (53), in quella di Pisa (43) e in quella di Siena (64).
Si ricorda che si tratta dei dati comunicati oggi alle ore 16.30 dagli uffici dell'assessorato al diritto alla salute, che verranno trasmessi al Ministero della salute, e rilanciati ufficialmente dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa quotidiana delle ore 18.
E' possibile che più avanti nel corso del pomeriggio le aziende sanitarie possano trasmettere dati differenti essendo stati rilevati più avanti nel pomeriggio o nella serata.
Ad oggi sono complessivamente 630 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus Covid-19. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 132 Firenze, 96 Lucca,
88 Massa Carrara, 63 Pistoia, 62 Pisa, 58 Siena, 40 Livorno, 33 Prato , 31 Grosseto,27 Arezzo. Il che porta ad un totale per la Asl centro di 228, per la Asl nord ovest di 286 e per la Asl sud est di 116.
Ad oggi sono 6 le guarigioni virali (casi negativizzati), 5 le guarigioni cliniche e 630 i casi attualmente positivi. Nove i decessi. Sono 8 uomini e una donna di età compresa tra i 70 e i 98 anni e tutti affetti da patologie concomitanti già possedute. Tre risiedevano in provincia di Lucca, tre in provincia di Massa Carrara, uno ciascuno in quelle di Pistoia, Pisa e Livorno.
Dal 1° febbraio ad oggi, sono in tutto 4.595 i tamponi eseguiti nei tre laboratori.
Dal monitoraggio giornaliero sono 6.880 le persone in isolamento domiciliare, di cui 3.502 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze - Empoli - Prato - Pistoia), 1.188 persone nella Asl nord ovest (Lucca - Massa Carrara - Pisa - Livorno) e 151 nella sud est (Arezzo - Siena – Grosseto).