Dieci anni trascorsi in un attimo, con quel dolore che non se ne andrà mai. Ma al tempo stesso la dolce consapevolezza che Manù sia sempre qua, a fianco e nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene. Quella di sabato scorso è stata una serata davvero particolare per i familiari e gli amici di Manuele Iacconi, deceduto il 30 novembre 2014 in ospedale a Livorno all’età di soli 34 anni. Manuele era un giovane di Piano di Mommio, nel comune di Massarosa: un ragazzo allegro, che amava stare in compagnia degli amici e divertirsi. Quando il suo cuore cessò di battere, Manù si trovava in ospedale ricoverato da un mese esatto, dalla precedente notte di Halloween che lo vide aggredito selvaggiamente a un incrocio di via Coppino, nel quartiere della Darsena di Viareggio.
Manuele Iacconi era in compagnia di un amico: quattro (all’epoca) ragazzini – due dei quali minorenni – si scagliarono su di loro per futili motivi, colpendoli ripetutamente con dei caschi. Manuele finì in coma e dopo un mese in ospedale, senza mai riprendere conoscenza, spirò. Al suo amico andò meglio, visto che riuscì a cavarsela dopo una lunga degenza, ma il ricordo e i segni di quella notte restano incancellabili anche per lui.
I quattor autori della duplice aggressione furono poi presi e processati, in due diversi filoni (uno per i maggiorenni, l’altro per i minorenni) e condannati. Ma anche se la giustizia ha fatto il suo corso, il dolore per Manù resta incancellabile.
Sabato sera in circa 200 si sono dati appuntamenti per ricordare il decennale di quella tragica scomparsa. Un ritrovo immancabile, che avviene ogni 30 novembre: una delle tante iniziative per Manuele, al quale in questi anni è stata dedicata una squadra di calcio – l’Asd Pdm Manù - che gioca nel campionato Uisp. Nel suo ricordo si organizzano tornei, la Cinghlalata, una manifestazione cicloturistica per mountain bike. Inoltre, gli è stata intitolata una scuola a Piano di Mommio e un’altra in Burkina Faso.
Sabato sera l’evento commemorativo ha visto il suo momento clou nella fiaccolata: luci nel buio, per ricordare un ragazzo solare e con tanta gioia di vivere, spezzata senza un perché in una maledetta notte di Halloween.