Una risposta in più all’emergenza casa, che guardi in prima battuta alle situazioni di estremo bisogno causate da eventi calamitosi, sfratti esecutivi non prorogabili e alle difficoltà imminenti di donne vittime di violenza giunte al termine del percorso di protezione e di famiglie che hanno, al proprio interno, bambini, ragazzi minorenni e persone con disabilità, anche se già in graduatoria per un alloggio popolare.
E’ allo studio dell’ufficio casa del Comune di Pietrasanta il nuovo avviso che, esercitando l’opzione prevista dalla legge regionale sul sistema toscano di edilizia residenziale pubblica, permetterà all’ente municipale di destinare temporaneamente una parte degli alloggi gestiti da Erp Lucca e di quelli appartenenti al patrimonio comunale a situazioni di bisogno particolarmente gravi, improvvise e imminenti.
“Assistiamo a eventi, come la perdita del posto di lavoro, che cambiano sostanzialmente la vita ma che, per i cittadini già in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare, non comportano alcuna modifica della posizione acquisita mentre quelli che, al momento della pubblicazione del bando, non avevano necessità di concorrere, si vedono comunque preclusa la possibilità di richiesta per almeno 4 anni – spiega l’assessore al sociale, Tatiana Gliori – lasciando così in estrema difficoltà tutte le persone colpite da eventi emergenziali e imprevedibili. A questo, dobbiamo aggiungere l’atavica carenza di alloggi in affitto, complice anche la vocazione prettamente turistica della nostra zona e la marcata indisponibilità dei proprietari di immobili alla locazione, in assenza di quelle garanzie che famiglie monoreddito o con lavori precari non possono certo fornire”.
Il nuovo bando comunale per l’emergenza abitativa che vedrà la luce nelle prossime settimane nasce proprio per “sanare” questo tipo di situazioni: “Manterremo inalterati tutti gli interventi di sostegno che abbiamo messo in campo finora – prosegue Gliori – offrendo ai cittadini in condizioni di particolare vulnerabilità una possibilità in più per risolvere la contingenza del momento: ci sarà, anche qui, una graduatoria che farà riferimento a parametri classici come l’Isee ma dove avranno più spazio altri elementi come il verificarsi di una pubblica calamità, la morosità incolpevole, la necessità di un’assistenza permanente e completa per un familiare portatore di handicap o il consenso a forme di coabitazione, nel momento in cui le condizioni la rendessero praticabile”.
Seguendo il disposto della legge regionale, a questa “graduatoria d’emergenza” potranno essere destinati fino al 20% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che si renderanno disponibili nel corso dell’anno e quelli cosiddetti di servizio, gestiti direttamente del Comune che, proprio in quest’ottica, sta lavorando all’allestimento del primo “cohousing comunale” a Strettoia, in un edificio di proprietà dell’ente.