Cronaca
Il Parco Alpi Apuane ottiene la Carta Europa del turismo sostenibile
Il verdetto era già noto, ma nei giorni scorsi il certificato della Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette è arrivato ufficialmente, accompagnato da una lettera di congratulazioni…
Alla scoperta di Lago di Porta e Ronchi Poveromo: successo per l’iniziativa ambientalista
Hanno avuto successo le due iniziative organizzate in occasione della Giornata mondiale delle Zone Umide dalle associazioni ambientaliste fra Lago di Porta e Ronchi-Poveromo. La prima, promossa da…
Viareggio, conclusi i lavori di asfaltatura in via Savi
Si concludono i lavori di asfaltatura di via Paolo Savi, nel quartiere della Darsena, nel tratto tra via Menini e via dei Pescatori. Ad annunciarlo con soddisfazione…
Daje Cristina: decine di migliaia di visualizzazioni sui social per la canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio
Oltre 33 mila visualizzazioni su Youtube, altre migliaia sulle pagine social di Cristina D’Avena. Vola letteralmente “Tutto il Carnevale che c’è”, la canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio…
Metadepurazione, dal corpo all’anima: il percorso ideato dalla Naturopata Valentina Parissi per purificare il corpo e l’anima quando la medicina tradizionale non basta
“Metadepurazione- Dal corpo all’anima”: così si chiama il percorso offerto dalla naturopata Valentina Parissi, con sede nel comune di Capannori, che con la sua esperienza venticinquennale aiuta altre donne a curare il proprio corpo e le proprie emozioni, quando ogni altro approccio sembra cadere nel nulla
Arrestato a Viareggio per droga: sequestrato oltre un etto di hashish e due giovani segnalati alla prefettura
I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca, all’esito di un’attenta attività di monitoraggio, hanno arrestato un uomo italiano, residente a Viareggio, per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente,…
Viareggio, Federico non ce l’ha fatta: finisce in tragedia l’incidente di giovedì sul cavalcavia Barsacchi
Scompare il giovane studente universitario di 21 anni Federico Del Volgo: un altro enorme lutto cittadino a un anno e mezzo dall’incidente costato la vita a Emma e Leo
Marocchino arrestato per rapina alla Esselunga di Viareggio
Ennesimo episodio di violenza avvenuto all’interno di attività commerciali con grande ricettività di pubblico. In questa occasione un 40enne di nazionalità marocchina…
Viareggio, il Carnevale Bambino con l’InCanto dei rioni
Al Teatro Eden di Viareggio è di scena L’inCanto dei Rioni, lo spettacolo di canzoni, musica ed emozioni che vede come protagonisti i bambini e le bambine, interpreti…
Carnevale di Viareggio, la Lega incalza la Regione: “Rendere permanente il contributo alla manifestazione”
“Un Carnevale di Viareggio sempre più proiettato al futuro che negli anni ha saputo, nelle piccole e nelle grandi cose, crescere, rendersi autonomo e mettersi alle spalle il…
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Ci sono molti modi per dire grazie a qualcuno, grazie di esserci e di esserci sempre stato, grazie per quello che sei o anche per quello che, a volte, non sei. Tanti modi che, soprattutto per le feste natalizie, emergono dai meandri dell'anima per raggiungere i destinatari dei nostri pensieri. Ma Mimicha ed Elia Menini, ne hanno individuato uno un po' fuori dal comune: scrivere una lettera o qualcosa che assomigli al proprio papà, Romolo Menini, per complimentarsi di tutto l'entusiasmo e la passione che ha messo e mette nelle sue iniziative, e sfide imprenditoriali, l'ultima delle quali, il Parco Serbacco in Val Freddana,che sta riscuotendo i meritati consensi per il fatto di essere un'oasi di gioia, di gioco e di natura a disposizione di grandi e piccini che vogliono divertirsi sia nella bella stagione sia durante le feste di Natale. Il parco, infatti, è aperto fino al 9 gennaio e vi si possono trovare numerose attrazioni che fanno sognare i bambini.
Mimicha ed Elia hanno un papà, onestamente, tutto speciale, una sorta di bomba ad orologeria senza tempo e che esplode, disseminando ovunque le proprie idee, in qualunque momento anche quando meno te lo aspetti. Romolo Menini è nato a Varese ed è, si può dire, nato artista visto che in giovane età ha lavorato come illusionista mago sulle crociere, nei circhi, nei teatri. E', infatti, un mago capace di sorprendere qualunque pubblico, è stato anche negli States dove ha conosciuto, a Las Vegas, il grande David Copperfield.
La famiglia abitava fino qualche decennio fa in Lunigiana dove Romolo conduceva una attività di import di birra. Successivamente si trasferì a Lucca e negli anni Novanta vide la luce, per sua iniziativa, l'azienda Menini Romolo noleggi, una delle prime nel settore che si occupava di fornire gazebo per eventi. Essendo un pioniere in quell'ambito, ben presto Menini scelse di creare e produrre direttamente le tensostrutture dando vita alla Menini Tensostrutture che oggi è una azienda che vanta diversi dipendenti e che viene gestita dai due figli, appunto Mimicha e Elia. Ogni tanto il papà torna a fare il supervisore, ma il regno attuale di questo re leone non può che essere la natura a cui è particolarmente legato.
Infatti, negli anni duemila acquistò un grande appezzamento di terreno e diede vita all'azienda agricola Casa Elia con diverse case vacanze situate all'interno della proprietà. Il suo spirito artistico e ludico oltreché in grado di guardare lontano, lo spingono a produrre vino e ad aprire prima un campo da golf, poi uno da tennis e, infine, il parco natura Serbacco che racchiude tutto. Adesso il parco ha preso il nome di Villaggio di Babbo Natale e Romolo può dare libero sfogo alle sue magie e alla sua creatività.
"E' per noi motivo di grande orgoglio ed ulteriore occasione di apprezzare l'ennesima sfida intrapresa da nostro padre. Il suo spirito imprenditoriale e la sua capacità di inventare ci hanno sempre entusiasmato spingendoci a non fermarsi mai davanti ai propri desideri. Per noi lui è un esempio da seguire e non possiamo che augurarci di apprendervi il più possibile. In queste feste di Natale abbiamo voluto - io e mio fratello - mandargli questo speciale messaggio, sicuramente un po’ inusuale e diverso dai soliti auguri, ma ricco di affetto, di stima, di complicità.
Buon natale Papà“.
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Tornare a far nascere Gesù nel 2021 non è affare alla portata di tutti. Rinnovare lo spirito della fede nella sera della Vigilia di Natale nell’attuale contesto di una civiltà decotta ed asservita ai dogmi calati dall’alto non è da meno.
L’ipocrisia, serva del potere, come più di duemila anni fa è tornata a prevalere sulla collettività. Il tutti contro tutti metabolizzato dal modello di socialità digitale ha fatto riemergere l’istintività e la aggressività by default quale unico paradigma asintotico di bestialità umana.
Non più un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio per strada, se non sotto la guida vincolata dei DPCM, della mascherina, del tampone: divinità contemporanee in questa epoca di rinascita del culto pagano. Culto guidato da apparentemente sconclusionate organizzazioni globali suggeritrici di metriche, parametri ed eseguite all’unisono da improbabili vassalli di sistema calati a governare. Molti dei quali volutamente insignificanti.
La divisione ha vinto sull’unità della comunità e delle famiglie, di mariti contro mogli, di padri contro figli, di fratelli contro sorelle, di operai contro operai, di medici contro medici, di amici contro amici. Una civiltà guidata dal controllo autoritario sulla libertà individuale, dall’ingiustizia e dalla disparità in luogo della equità, dall’odio in luogo dell’aiuto del prossimo. Una divisione che giova ai quartieri di comando globali, niente di più facile e divertente che vedere la bestialità allo scanno in un caos programmato.
Il percorso (per i credenti) di vita di auto-illuminazione cristiana verso ciò che è bene, di dedizione verso il prossimo, sembra un qualcosa appartenente ad un’epoca passata. Sono bastati due anni di comunicazione monotematica virale ininterrotta e pulsata a tutte le ore del giorno e della notte, su ogni media possibile, attraverso ogni canale immaginabile, a polarizzare le masse terrorizzate dal virus e dalle sue naturali ed insequenziabili varianti e mutazioni. Un non senso.
Un non senso che ha corrotto l’empatia verso i propri simili, che ha annichilito il contatto fisico e visivo, fatto anche di piccoli gesti di espressioni del volto, di incontro di frequenze e vibrazioni corporee. Un non senso che ha voluto affossare il pensiero non solo razionale, ma anche quello critico non conforme.
La lotta contro i virus sono un continuum nell’evoluzione della specie umana che ne hanno fortificato la specie stessa nel tempo. Specie umana che eppure ha vissuto le guerre create come valvole di scarico di fallimenti congiunturali socio economici e storici. Guerre che hanno portato altro che ad un baratro di sofferenze sempre maggiore. Fame e migrazione massive di popoli ne sono sempre state dirette conseguenze.
Niente mi toglie dalla testa che Gesù, vissuto nella piena non conformità del suo tempo, processato per sedizione (uno dei peggiori reati ipotizzabili contro l’autorità romana nella Palestina), “cospiratore” pratico tutt’altro che teorico, sostenitore di una rivolta del suo popolo di ultimi verso ciò che sembrava giusto, tornando a manifestarsi tra gli uomini, ancora una volta accoglierebbe i non conformi, i non-inclusi, i non degni: gli invaccinabili, i dalit del sistema di castizzazione contemporanea quali gli ultimi assuntori di un rischio.
Già perché non si capisce dove sia il rischio per tutti gli altri, i conformi, in quanto già abbondantemente coperti ed immunizzati grazie alla Scienza privatizzata di cui si fidano senza un dubbio; Scienza che pure ha subito eclatanti processi ed ammende miliardarie per frode, per mancanza di trasparenza e per manipolazione dei mercati. Una vera e propria fede ipocrita necessaria per il mantenimento di una ipotizzata libertà futura.
Se gender, drogato, alcolizzato, fumatore (e ne potremmo mettere di ogni tipo), sono tutti oggetto di equa inclusione al giorno di oggi, accolti a braccia aperte e curati dal sistema mediatico, questo non si può dire per i non vaccinati, casistica non prevista nella inclusione. Un non senso.
Mi domando cosa potrebbe pensare Gesù, il radicale, tornando in questo Natale, Lui che tanto si adirò contro la falsa burocrazia e le ambizioni materialistiche del tempo, degli attuali sostenitori del super green pass (super o minus), dei virologi e degli immunologi & Co, quali star socialtè mediatiche del momento. Farisei contemporanei che vivono di contributi alla ricerca e prebende del sistema stesso.
Come potrebbero mai pensare questi stessi, dichiarandosi in molti casi cristiani - con beneficio del nostro dubbio - di criticare i sostenitori materiali stessi del loro sistema di ricerca mantenuto in vita da fondazioni private e corporativismo (Trial e protocolli clinici da chi si pensa che vengano finanziati?).
Questi farisei della Scienza odierna, solo la loro, senza un dibattito, stroncano il pensiero critico ed il confronto con chi cerca in realtà trasparenza e verità e che invece è banalmente massificato come cospiratore o radicale, anche se l’argomentazione e presentata da un premio nobel, fatto sentire non più adeguato al tempo delle menzogne (penso a L.Montagnier).
Che il mondo sia guidato da centri di potere è noto sin dal tempo dei tempi, non si tratta di teoria della cospirazione, ma di fatti ed eventi che andrebbero riletti interamente in chiave di analisi storico forense; scopriremmo verità in molti casi diverse ed assai più scomode di quelle note.
Lasciamo che questo Natale porti a tutti quanti il rinnovato dono dell’amore familiare, del senso dell’ascolto, della accoglienza del prossimo, dell’integrazione, contro il puritanesimo oscurantista di questo tempo; lasciamo anche che una rinnovata luce si stenda sulla ipocrisia della civiltà umana, con un sincero augurio per tutti da cristiano, con difetti, che l’umanità si riaffermi su questa Scienza.