In merito alla proposta avanzata dalla Provincia di Lucca di attivare un tavolo di confronto tra Comuni sul tema della gestione dell’acqua, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ritiene opportuno formulare alcune riflessioni, nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze istituzionali di ciascun Ente.
« Come sempre ho affermato sono favorevole alla discussione sui processi societari innovativi e economicamente vantaggiosi per i territori, ma che non abbiano profili preventivamente ideologici – dichiara il primo cittadino -. Come sindaco ho sempre sostenuto il principio del dialogo e del confronto tra Amministrazioni ritenendolo uno strumento fondamentale per affrontare le sfide condivise dei territori».
«Tuttavia, è doveroso ricordare che la gestione del servizio idrico integrato rientra esclusivamente tra le competenze dei Comuni – specifica Del Ghingaro - e che la Provincia non detiene in materia alcuna delega operativa. In questo contesto, il tentativo di assumere un ruolo di coordinamento su scelte che spettano ai singoli enti locali solleva perplessità sotto il profilo istituzionale e suscita interrogativi sul piano politico.
Non può inoltre passare inosservato che la proposta proviene da chi, in passato, ha contribuito ad alimentare significative divisioni tra i Comuni del territorio, escludendo Viareggio da ambiti strategici quali la gestione dei rifiuti e il Consorzio di Bonifica. Scelte nette e deliberate, che rendono oggi meno credibile il tentativo di accreditarsi come promotore di coesione e unità tra Amministrazioni».
«A tutto ciò si aggiunge un’evidente esigenza politica – puntualizza -: al di là delle intenzioni dichiarate, l’iniziativa sembra rispondere alla necessità di ricomporre le crescenti tensioni interne al Partito Democratico, cercando di armonizzare posizioni che, nei fatti, si sono rivelate profondamente divergenti».
«Il Comune di Viareggio è e resta disponibile a partecipare a confronti seri, trasparenti e rispettosi delle prerogative istituzionali. Non ritiene tuttavia opportuno prendere parte a tavoli convocati da chi, per storia recente e per comportamenti concreti, non offre oggi sufficienti elementi di credibilità e coerenza nel ruolo di garante. La tutela dell’interesse del territorio richiede interlocutori credibili – conclude Giorgio Del Ghingaro -, in grado di esercitare il proprio ruolo con senso di responsabilità istituzionale, al di sopra di logiche politiche o appartenenze di schieramento».
Gestione dell’acqua, Del Ghingaro contro Pierucci: strano!
Scritto da Redazione
Politica
10 Aprile 2025
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